26/settembre/2014 ore 11.00 documento nidil cgil per intersindacale del 4 ottobre/2014
Appunti e riflessioni per la riunione intersindacale del 4 ottobre
A seguito di diversi incontri tenuti con i medici negli ultimi mesi, abbiamo ritenuto utile e doveroso mettere nero su bianco alcune delle questioni maggiormente emerse, sia in merito alle richieste da effettuare agli organismi/ strutture direttamente interessate nella vertenza sia sulle azioni anche di carattere “politico”da intraprendere.
Vi sottoponiamo queste riflessioni al solo fine di poter ottimizzare i lavori della riunione intersindacale, prefissata per il 4 ottobre, ritenendo che la questione di maggiore importanza, per affrontare la vertenza, sia condividere un percorso logico comune.
Pertanto, ciò che abbiamo elencato è una scaletta di priorità ed azioni da intraprendere che sono scaturite dalle nostre riunioni e che offriamo quale contributo alla nostra discussione.
Richiesta pubblicazione liste ad esaurimento e/o rilascio certificazione ufficiale attestante l’iscrizione prima della partenza di Savio. Prima della pubblicazione ufficiale e rilascio certificazioni, le liste dovranno essere controllate e validate, a norma del 2 comma articolo 12 DM 18 aprile 1996, dalle commissioni miste provinciali che dovranno attestarne la correttezza, visto che le stesse sono state redatte sulla base delle informazioni inviate dalle sedi provinciali. Tale procedura, prevista dalle norme vigenti, dovrà essere effettuata a prescindere che le liste vengano pubblicate, o meno.
Richiesta incontro a INPS ( unitaria) per discutere i criteri assegnazione visite e altri aspetti legati al carico di lavoro, che deve essere proporzionato sulla base della presenza giornaliera e della disponibilità garantita (doppio delle vmcd a chi garantisce disponibilità in entrambe le fasce), tra cui un meccanismo che tendi ad assegnare un numero minimo di visite (40/50 a budget invariato) a normativa costante da riconoscere a ciascun medico, nonché rigorosa applicazione delle incompatibilità previste dalla vigente normativa.
Budget 2015;
SAVIO: prima del rilascio dell’applicativo, su tutto il territorio, incontro con INPS per concordare soluzioni al fine del superamento delle criticità già riscontrate nelle sedi pilota.
Proposte unitarie per far inserire il ddl 2604 nella legge di stabilità e, se non possibile, visto che trattasi di un progetto molto articolato che potrebbe trovare diverse resistenze nell’immediato, sostegno unitario per la presentazione di emendamenti mirati che intervengano sulla stabilizzazione del rapporto e gettino le basi anche per il polo unico consentendo un primo aumento, da gennaio 2015, del carico di lavoro, attraverso la possibilità, da parte delle PPAA, di richiedere visite anche all’Istituto, in previsione del definitivo ed esclusivo passaggio di competenze e fondi all’INPS.
Preparazione della bozza di DM, solo nel caso non venga accettata la stabilizzazione nella legge finanziaria, che recepisca le due leggi approvate e normi un carico di lavoro minimo, reiterando la disciplina attuale fino alla modifica legislativa che consenta la ridefinizione dell’attuale tipologia contrattuale. Sull’aspetto dei compensi è opportuno essere piuttosto cauti poiché il momento non è certo favorevole dato che vengono rivisti al ribasso anche gli stipendi del personale di ruolo, e bloccati gli aumenti ai dipendenti pubblici, sarebbe rischioso andare a parlare di compensi. Capire piuttosto se è il momento, e crediamo lo sia per cercare maggiori garanzie, anche di stabilità, una blindatura del carico di lavoro, anche in confronto ad un generico rapporto che preveda un compenso orario. Se si dovesse andare verso un rapporto orario, è importante vedersi riconosciuto un rapporto stabile, come l’acn per la specialistica ambulatoriale, unico rapporto del SSN che può essere preso come riferimento.
Evitare di cadere nella trappola di accettare un rapporto orario generico che preveda anche lo svolgimento di funzioni riguardanti l’invalidità. In questo caso occorrerà puntare prima all’approvazione dell’emendamento che è stato già accolto come ODG dal governo, e che mette i medici fiscali sullo stesso piano delle altre risorse umane dell’INPS.