TROPPO FORTI. SO RAGAZZI
Tra
i numerosi vantaggi per i medici fiscali, previsti dalla ipotesi di accordo in
corso di approvazione, quali, ad esempio, tanto per citarne solo alcuni:
il ritorno ad un rapporto precario, la
contrazione fino al 30% dei compensi, l’eliminazione della quota fissa in base
alla distanza, operatività su tutto il territorio provinciale per la stragrande
maggioranza dei sanitari, vincoli, obblighi e incompatibilità da dipendente pur
restando liberi professionisti, nessuna tutela oltre quelle già previste se non
ad eccezione della quota parte del contributo previdenziale e del permesso
annuale retribuito, ma ottenute con giro conto dalle risorse per i compensi, ritmi
di lavoro vietnamiti, paga oraria inferiore alla decenza, perdita di tutti i
diritti acquisiti e delle tutele previste da norme di legge, perdita della
priorità anche per lo svolgimento delle attività ambulatoriali è da aggiungere
la richiesta di incarico a domanda prevista dall’articolo 7,
comma 1.
Forse
è sfuggito il particolare che il non aver previsto il proseguimento
dell’attuale incarico senza soluzione di continuità, quindi presentando una
nuova domanda di inclusione, ha il solo
scopo di far cessare ogni pretesa su tutti i diritti fino ad oggi acquisiti.
Quando
vi è stato il passaggio tra la disciplina emanata con il DM 18 aprile 1996 e
quella prevista dal DM 12 ottobre 2000, il tutto è avvenuto senza soluzione di
continuità e lo stesso è stato replicato con il DM 8 maggio 2008. E a decidere era il solo Ministero del Lavoro
con atto d’imperio!!!!
Ma i
vantaggi non finiscono mica qui!! Addirittura, al termine della convenzione in
discussione, coloro che non avevano presentato domanda potranno ancora farlo,
in quanto manterranno sempre la priorità perché la lista ad esaurimento non
verrà soppressa!!!
Senza
rotolarsi per terra dalle risate, proviamo a spiegarlo.
La norma che ha trasformato le liste in
liste ad esaurimento, recita: “le liste costituite ai sensi dell’articolo 5,
comma 12, legge 638/83, sono trasformate in liste ad esaurimento”.
Peccato,
che l’ipotesi di accordo in corso di approvazione, non preveda più le liste di cui alla norma avanti ricordata ma, per
fare contento qualche malpancista, soltanto “liste provinciali separate”,
praticamente un mero elenco,
probabilmente in formato A4, senza nessun valore (art.7, comma 2).
Le liste ad esaurimento, quindi la
priorità, terminano con le liste formate ai sensi dell’articolo 5, comma 12,
legge 638/83 e con l’entrata in vigore della ipotesi di accordo.
Ovviamente non vengono abrogate le norme in vigore, ma semplicemente esautorate
e aggirate.
Il
Principe avrebbe detto: “Cca nisciuno è fesso!”
mauro