Caro Babbo Natale,

 

Siamo mimì e cocò,due medici fiscali monomandatari autentici. Quest’anno siamo stati buoni, bravi, generosi, ubbidienti e per questo ti chiediamo di esaudire i nostri desideri.

Come ben saprai, a luglio è’ entrato in vigore il nuovo contratto……..

avevamo un rapporto che si poneva come rapporto a tempo indeterminato, ed e’ stato sostituito con uno precario per il quale non serve neanche un emendamento killer per cessarlo;

avevamo la priorità, prevista da una norma di legge, nella assegnazione degli incarichi giornalieri, ed è stata eliminata;

eravamo inseriti in liste ad esaurimento, previste da una norma di legge e ci ritroviamo, invece, inclusi in insignificanti liste speciali provinciali senza alcun valore;

Sono stati diminuiti,   fino al 30/35%  i compensi gia’ fermi al 2008. Il compenso orario e quello per la visita, sono inferiori addirittura a quelli previsti dal tariffario minimo del 1992;

e’ stata eliminato il rimborso della quota fissa per usura auto in proporzione alla distanza percorsa, nonostante viviamo sulla strada tutto il giorno e utilizziamo esclusivamente il nostro mezzo;

dobbiamo essere disponibili obbligatoriamente, come minimo, per 196 ore al mese se FT e 98 ore se pt;

è l’unico contratto di lavoro, dove più lavori e meno guadagni;

nonostante l’evidenza, continuano ad imbrogliarci con dei conteggi farlocchi, giocando sulla nostra comprensibile scarsa conoscenza tecnica;

il carico di lavoro attuale non è quello reale perché, per mancanza di sanitari, vengono assegnate ancora quattro visite a fascia. A regime, con l’organico già previsto  di 1060 unità e in base alle norme contrattuali che prevedono 90 visite al mese, il compenso mensile, per chi garantisce solo una fascia, quindi 45 visite mensili, sarà di poco superiore al reddito di inclusione;

ci avevano garantito l’indennità di malattia dal primo giorno, ed invece ci ritroviamo che l’assenza per malattia non viene retribuita…..abbiamo una polizza privata, come prima, che ci rimborsa solo a partire dal sesto giorno di assenza;

….. e per avere il rimborso, oltre a dover aprire il sinistro presentando una serie incredibile di documenti, devi essere fortunato che non ti sei assentato precedentemente; 

ci avevano garantito un mese di ferie retribuito, ed invece scopriamo  di non poterne fruire se ti sei assentato, anche per malattia.Il compenso previsto durante le ferie, e’ solo quello fisso, altro che cinque mila euro senza lavorare;

siamo rimasti liberi professionisti, ma abbiamo obblighi, vincoli e incompatibilita’ da lavoratori dipendenti, ma senza avere uguali tutele;

il committente ha praticamente carta bianca su ogni disposizione attuativa e decide se e quando possiamo fruire del permesso;

ci viene pagato parte del contributo previdenziale, ma si tratta solo di giro conto dalle risorse disponibili. Così come e’ un giro conto il rimborso della polizza tutela legale;

non sono previste, come era in precedenza, clausole di garanzia per cui il compenso non sempre viene pagato alla scadenza o viene liquidato solo parzialmente;

sono state introdotte incompatibilità esagerate, quasi sempre inesistenti, per coloro che hanno rapporti, anche precari, con le aassll, mentre chi svolge altre attività libero professionali anche incompatibili, o si trova in evidente conflitto di interessi, non ha subito nessuna restrizione;

ci avevano garantito che con il nuovo contratto non sarebbe mai potuto riaccadere un altro 29 aprile 2013, invece è scritto che questo potrebbe verificarsi di nuovo;

ci avevano garantito che avremmo ottenuto il rimborso per tutti i dpi acquistati a nostre spese, ma, ad oggi, nulla di tutto questo;

i monomandatari autentici, che sono stati costretti a versare i contributi ad un fondo diverso da quello della libera professione, ancora non sono a conoscenza se e di quanto questa variazione inciderà sulla futura quota di pensione, visto che non potranno più versare al fondo B;

nonostante non sia previsto dall’atto di indirizzo e l’ACN non sia una convenzione del SSN, le nuove incompatibilità e la cessazione dall’incarico al raggiungimento del 70° anno di età, sono state estese anche ai medici inseriti nelle liste ad esaurimento;

a coloro che hanno dovuto lasciare l’incarico o che dovranno lasciarlo a breve per aver raggiunto il 70° anno di età, nonostante aver subito una importante decurtazione sui contributi versati, prima per la riduzione delle visite durata ca 5 anni e poi a seguito della sospensione a causa della pandemia, non è stato neanche concesso  poter continuare a lavorare, almeno fino a 75 anni, anche su una sola fascia, per arrotondare la magra pensione;

….e pensare che anche l’ENPAM ha proposto una serie di incentivi per restare al lavoro e, nello specifico, Per i liberi professionisti che versano la Quota B, la modifica potrebbe essere riconosciuta fino a 75 anni;

 

ti chiediamo, caro babbo natale, di portare un pallottoliere a chi non riesce a fare di conto insieme a qualche trattato elementare di diritto del lavoro, così che in futuro non possa commettere ulteriori danni.

Per noi non chiediamo niente, perché a questo punto ci vorrebbe un miracolo, ma sarebbe troppo anche per te.

Il principe avrebbe detto: “Alla faccia del bicarbonato di sodio!”

mauro

 

 

 

 

 

 

 

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