in attesa del decreto

“Degli abusi di potere “


Colleghi, ho letto la mail
che il responsabile del coordinamento (dr Petrone) ha inviato
ad alcuni medici di controllo in giro per l’Italia; ritengo che nella breve storia
del coord.me.co.
vi siano ombre che necessitano di chiarimenti.
Premetto che
non intendo polemizzare con nessuno:
mi limiterò ad esporre i fatti
così come si sono svolti e
ad esprimere qualche considerazione.

Il 18 Ottobre 2007 rappresentava
finalmente dopo 20 anni
la giornata nella quale,
essendo stata indetta la manifestazione sit-in
presso il ministero del lavoro,
eravamo tutti pronti a manifestare in piazza
l’ umiliazione e la rabbia accumulate

ciò purtroppo fu impedito
dal comportamento negligente del

responsabile coord.me.co.

difatti

a governo Prodi in carica

venendo indetta per il 15/10/07

una riunione al ministero del lavoro
alla quale noi oltretutto
non eravamo stati invitati,

il presidente,
che il 13/10 a Villasimius-Sardegna(congr.naz.Fimmg)
disse col dr Pecoraro ad una giornalista ANSA
in conferenza stampa
della manifestazione sit-in a Roma del 18/10,

pur avendo avuto
prima del 15/10
un lungo colloquio telefonico
con Pino Pignataro,
Roberto Pecoraro e
Carmine Caliendo
(tre componenti del direttivo)
che si concluse
con l’impegno a

1)non partecipare all’incontro del 15/10 e

2)confermare la manifestazione sit-in del 18/10

disse :
voglio essere presente anche se come
infiltrato
(brutta cosa),

invece,

contravvenendo agli impegni presi,
si presentò
come rappresentante del coordinamento
e prese abusivamente
decisioni
a nome del coord.me.co;

cosa altrettanto grave
inviò una mail a tutti i colleghi
con la quale
annullava la manifestazione sit-in.

Purtroppo

dopo questo grave abuso di potere
non ci fu la sensibilità
di rassegnare le dimissioni e
allorquando gli è stato suggerito
si è rifiutato.

In sostanza l’impegno di tanti medici
per organizzare l’evento del 18/10
e soprattutto
la possibilità di contattare gli organi di stampa
che avrebbero consentito finalmente
la diffusione a livello nazionale
della notizia
sul nostro disagio,
è stato vanificato.


Ciò procurò amarezza e delusione
nel direttivo,
nei regionali e
in tutti gli altri colleghi.

Rilevati abusi e responsabilità

ritorniamo alla bozza decreto 15/10
del ministero del lavoro
che prevedeva la durata di 18-24 mesi
senza modifiche sostanziali alle proposte inps
ad eccezione di una revisione tariffaria più marcata.
Come tutti ricordano,
il decreto fu da noi fermamente respinto
nella riunione svoltasi
a Roma presso la FNOMCEO (5/12/07),
dove era presente Massimo Servello,
coordinatore della CPO-UIL.
Molti non sanno che,
nei giorni e nei mesi successivi al 18/10,
data della mancata manifestazione,
grazie alla conoscenza personale
di Giorgio Fiorito (collega di Palermo),
furono possibili ripetuti incontri
con l’ On. Lumia , allora vice Presidente dell’ antimafia.
Questi mostrò,
fin dall’inizio,
una particolare attenzione alla nostra causa,
impegnandosi personalmente
sia con i dirigenti INPS
che con i tecnici ministeriali,
invitandoli a trovare una soluzione definitiva
alle nostre problematiche.

Si adoperò inoltre per promuovere
un iter parlamentare
volto a modificare la normativa vigente.
Purtroppo

la caduta del governo e
lo scioglimento delle camere
non gli hanno permesso
di continuare la sua azione
sul piano giuridico-legislativo,
ma attraverso un’opera di persuasione sui dirigenti,
ha consentito la stesura del decreto,
(a governo Prodi dimissionario)
con l’apporto di migliorie senz’altro favorevoli,
anche se non del tutto soddisfacenti.
Concludo invitando tutti a
non perdere di vista l’obiettivo finale:
la stabilizzazione del nostro lavoro. Regionale Me.Co.inps cpo/uil per Abruzzo e Molise
dr Alberto Manna.

CPO-UILBanca Popolare Etruria e Lazio
c/c n°24789
IBAN:IT31G0539003201000000024789

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