da politica prima
DOMENICA 5 MAGGIO 2013
di Nunzia Sapienza - Ovvero, via libera ai Certificati di Malattia dei medici curanti per giustificare le assenza dal lavoro dipendente senza “l’assillo” della Visita Fiscale!
BASTA impedimenti alla libera fruizione di una disinvolta assenza dal lavoro! BASTA ai vincoli orari!
BASTA all’improvvisazione teatrale di poco talentuosi attori costretti ad interpretare i più svariati ruoli (depresso, asmatico, artritico, dissenterico, cefalalgico, sciatalgico, etc...)!
L’INPS, con iniziativa unilaterale e senza alcun preavviso, dal 1° maggio ha sospeso su tutto il territorio nazionale le Visite Mediche di Controllo Domiciliare e ciò a beneficio di tutti quanti, realmente ammalati o non, invieranno un certificato di malattia. Ma ciò sicuramente ed immediatamente a danno degli oltre 1.000 medici fiscali dell’INPS che in tutti Italia svolgevano fino al 30 aprile u.s. questo importante servizio sanitario, 7 giorni su 7, in regime di liberi professionisti in regime di convenzione (cioè precari, alcuni da oltre 25 anni) che pertanto, senza nessun preavviso, sono stati di fatto “licenziati in tronco” con un “clic” sulla rete.
Ciò forse irriterà il lavoratore che in passato è stato sanzionato, per ingiustificata assenza o per decurtazione dei giorni di malattia, da parte di un medico fiscale veramente intransigente e rigoroso. Non è prevista infatti, al momento, la retroattività del suddetto provvedimento di “sanatoria“ che così gli darebbe magari un risarcimento per il “danno ingiusto” subito, per quanto non si possa escludere che si possa trovare “un giudice a Berlino”. Mai scoraggiarsi, siamo in Italia che, per dirla con Crozza, è il Paese delle Meraviglie!
Non si può non pensare , tuttavia, a quella maggioranza silenziosa di cittadini e lavoratori giusti, onesti, leali, che in quanto colleghi di lavoro, o familiari di disoccupati o contribuenti, sono sempre e comunque danneggiati dal comportamento dei FALSI MALATI.
Entrando poi nel merito della motivazione del provvedimento attuato dall’Inps, e cioè il contenimento delle spese per pareggiare il bilancio, i motivi di preoccupazione e di irritazione sono ancora maggiori: per risparmiare il costo del compenso da erogare ai medici di controllo, infatti, si sceglie di retribuire tutte le giornate di malattia e per l’intero periodo a tutti gli oltre 15 milioni di lavoratori dipendenti. Qualcuno a Roma ha ritenuto più conveniente questa soluzione. Meglio abolire “ipso facto” un servizio sanitario pubblico che, fra l’altro, si autofinanzia con il recupero delle giornate tagliate, e fare schizzare alle stelle il monte giornate malattie retribuite per la certezza che nessun medico fiscale suonerà dietro la porta di casa.
È come scegliere di lasciare la porta aperta al ladro piuttosto che dover ripagare il danno dello scasso!
Se questo è un esempio di come si amministra un ente… si salvi chi può.
Nunzia Sapienza
05 maggio 2013
05 maggio 2013