dal collega Buccafusca(Vibo Valentia) al vicepresidente del consiglio on.Alfano


 Ill.mo Presidente  On. Angelino Alfano  Roma
 Con la sospensione delle visite fiscali d’ufficio , l’inps, sic et simpliciter, rinuncia ad un compito istituzionalmente affidatogli, la verifica dello stato di malattia dei lavoratori nell’interesse generale, mentre dall’altro, non andrà a produrre gli effetti di risparmio auspicati, (è evidente che in assenza di controlli, è ragionevole prevedere un aumento delle assenze per malattia e dei correlati costi). Il tutto a scapito di professionisti ( i medici impegnati nel servizio) specificatamente formati,  per la maggior parte dei quali, anche in ragione delle pregresse incompatibilità, il servizio di che trattasi, rappresenta oggi l’unica attività professionale , e quindi l’unica fonte di reddito. Ciò dato, visto il numero di professionisti coinvolti, e l’impatto devastante che avrà sugli stessi, tanto sotto il profilo professionale e soprattutto economico, non si comprende come mai, la dirigenza, non abbia studiato altre modalità di risparmio, che pure esistono, e che non siano quelle di lasciare in mezzo a una strada, così a cuor leggero,  e in una congiuntura economica così difficile, più di  1000 professionisti, che intrattengono con l’istituto un rapporto di lavoro fiduciario che dura oramai da oltre vent’anni. Mi permetto inoltre porre l'accento sul fatto che nella scorsa legislatura, il ministro Brunetta, per contrastare l'assenteismo, aveva giustamente inasprito il ricorso alla visita fiscale come deterrente alla piaga dell'assenteissmo, oggi la direzione di un ente publico opera in senso inverso.  La prego calorosamente, di intervenire sulla dirigenza, sul  ministro del Lavoro,e su quanto Ella potrà fare, per favorire il ripristino dei controlli fiscali, e consentirci la ripresa del lavoro. Distintamente la saluto
 dott, Maurizio Buccafusca   sede di  ViboValentia

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