dopo l'interrogazione a risposta urgente del 7/5 abbiamo l'interrogazione a risposta scritta del 9/5
Roma 09/05/2013
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
CATANOSO. Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Premesso per sapere che:
· I controlli domiciliari dei lavoratori assenti per malattia del settore privato e da qualche tempo anche della pubblica amministrazione non in maniera prevalente, sono effettuati da medici fiscali Inps sia su disposizione d’ufficio che su richiesta dei datori di lavoro;
· Il rapporto di lavoro si svolge in base alle disposizioni contenute nel decreto legge 463 del 1983 convertito con modificazioni dalla legge 638 del 1983. I medici che lavorano su incarico dell’Inps hanno con l’Istituto un rapporto fiduciario essendo inseriti in “liste speciali”;
· Da oltre 20 anni i medici fiscali Inps, pur svolgendo la stessa attività prevista da una legge dello Stato dei medici fiscali Asl, hanno una tipologia di rapporto di lavoro atipica del tutto diversa da questi ultimi;
· I medici Inps non hanno il riconoscimento di una posizione giuridica che permetta loro di svolgere la professione con tutti i presupposti giuridici (ferie, malattia, contributi previdenziali, etc.): il medico è retribuito a prestazione ed ha obbligo di reperibilità e disponibilità nei giorni festivi e feriali nonché incompatibilità con altre attività , pur essendo un rapporto libero professionale;
· I decreti ministeriali che nel tempo hanno normato questa materia sono quattro: Decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 15 luglio 1986 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 170 del 24 luglio 1986, Decreto 18 aprile 1996 pubblicato in Gazz. Uffic. N. 99 del 29 aprile 1996, Decreto 12 ottobre 2000 pubblicato in Gaz. Uff. n.261 dell’8 nov. 2000 ed il Decreto 08 maggio 2008 pubblicato in Gazz. Uff. n. 157 del 07 luglio 2008, quest’ultimo decreto disciplina il rapporto fino alla completa rivisitazione della disciplina;
· L’Inps, dal 2 maggio corrente anno, ha sospeso l’attività di controllo d’ufficio sui certificati di malattia a causa della cd. ‘spending review’ ed essendo prevalenti, e di molto, i controlli d’ufficio rispetto a quelli disposti dai datori di lavoro, di fatto rimangono senza lavoro 1200 medici in tutta Italia;
· Nello stesso tempo ha pubblicato un bando di reclutamento di 998 medici esterni per le commissioni d’invalidità;
· Le visite di controllo servono per risparmiare i contributi per indennità dei giorni di malattia e per limitare gli abusi per assenteismo camuffato da malattia;
· A giudizio dell’odierno interrogante la mancanza di controlli domiciliari determinerà un aumento generalizzato di giorni di malattia da indennizzare con le evidenti ricadute sui conti pubblici e previdenziali;
· I medici fiscali Inps hanno svolto e svolgono questa attività in modo prevalente anche a seguito delle pesanti incompatibilità cui devono sottostare e che non hanno consentito a molti, tra l’altro, la frequenza delle scuole di specializzazione post laurea;
· La disciplina vigente infine prevede che il carico di lavoro dovrebbe tendere alle sei visite al giorno non raggiungibile ovviamente con le sole richieste dei datori di lavoro, ma in considerazione della razionalizzazione della spesa imposta alla P.A, l’auspicio sarebbe che le visite fiscali non venissero del tutto sospese, ma che si trovassero anche soluzioni alternative che contemperino sia le esigenze di risparmio sia la salvaguardia delle legittime aspettative di 1200 medici fiscali.
· quali iniziative intende adottare il ministro interrogato affinché si prendano dei provvedimenti a tutela di questa categoria professionale.