22/marzo/2015:ulteriore precisazione di Cavoli
Le modifiche richieste al subemendamento 13.500/9, da parte del Relatore, Onle Pagliari, come risulta dal resoconto ufficiale del 18 marzo, sono le seguenti:
Esprime parere favorevole anche sul subemendamento 13.500/9, a condizione che sia riformulato, aggiungendo, in fine, alla lettera b), le parole:"con la previsione, in sede di prima applicazione, del prioritario ricorso alle liste di cui all'articolo 4 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101".
Non risulta, tra gli atti ufficiali, quelli pubblicati sul sito del Senato, l’avverbio “almeno” che precede le parole “in sede di prima applicazione”, come riportato da altre fonti, che avrebbe modificato il senso della norma.
L’incarico conferito ai medici di lista, a norma dell’articolo 5, comma 5, DM 18 aprile 1996 è confermato fino alla durata della disciplina emanata dal decreto, disciplina confermata dal dm 12 ottobre 2000 e reiterata dal dm 8 maggio 2008.
Quindi, fino alla rimodulazione della disciplina, da emanare con un nuovo decreto ministeriale, restano confermati gli incarichi in essere.
Il nuovo decreto potrà essere emanato soltanto dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo ed appare del tutto errato, quindi, affermare che bisogna attendere la decisione della Conferenza Stato Regioni per assegnare le vmcd ai medici oggi incaricati.
Bisogna invece attendere, questo sì, la decisione della Conferenza, e successivo parere da parte delle Commissioni Parlamentari, per trasferire competenze e fondi all’INPS, cioè la partenza del Polo Unico.
Al di là degli aspetti tecnici, forse non del tutto conosciuti, resta il fatto che i medici di lista, con la modifica proposta, non potranno più contare sulle tutele oggi in vigore perdendo dei “diritti acquisiti” e acquistando, se tutto va bene, cioè piazzandosi in pole position nelle future graduatorie, un incarico del tutto provvisorio al pari di quelli riconosciuti ai medici esterni.