da Cavoli : CHIARIMENTI SU ALCUNI ASPETTI RIGUARDANTI LE TIPOLOGIE DI RAPPORTO
Il rapporto convenzionale dei medici inseriti nelle liste speciali, come è noto, è normato dai commi 12 e 13, articolo 5, legge 638/83 e si protrae, senza soluzione di continuità, dalla entrata in vigore del dm 18 aprile 1996.
La trasformazione delle liste costituite ai sensi del comma 12, in liste speciali ad esaurimento, operata dalla legge 125/2013, ha riconosciuto un diritto soggettivo importante ai sanitari, prima inesistente, e il titolo stesso dell'articolo 4 in cui è inserita la norma blocca liste, presuppone l'avvio di un percorso di stabilizzazione degli incarichi.
Inoltre, la commissione affari sociali, nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla medicina fiscale, ha indicato per i medici fiscali, al fine di una completa fidelizzazione, la possibilità che questi possano svolgere anche attività ambulatoriale interna, specificatamente quella riguardante l'invalidità civile.
Il Governo, ancora più incisivamente, accogliendo un ordine del giorno presentato dalla Camera, ha espresso la volontà di valutare l'opportunità di assegnare, ai medici inseriti nelle liste speciali ad esaurimento, compiti riguardanti gli accertamenti inerenti l'invalidità civile e handicap.
Infine, sempre accogliendo un ordine del giorno presentato dal Senato, l'Esecutivo ha espresso la volontà di valutare l'opportunità di riconoscere, ai medici di lista, una tipologia contrattuale aventi i caratteri della stabilità.
A differenza dei medici di lista, il rapporto dei medici esterni nominati dall'Istituto per lo svolgimento di attività ambulatoriali, non è normato da nessun provvedimento, legislativo o regolamentare, e l'incarico è un atto unilaterale del Committente conferito sulla base di necessità temporanee e per mancanza di professionalità presenti all'interno, professionalità che, in base agli ultimi interventi parlamentari accolti dal Governo, sono invece presenti e verso le quali si dovrebbero indirizzare atti normativi idonei alla loro regolarizzazione.
Il percorso di stabilizzazione dei medici di lista,quindi, come indicato dall'Esecutivo e dalle norme approvate, non è legato in alcun modo al budget, bensì all'applicazione delle norme e degli atti avanti citati.
Diversamente, si assisterebbe ad un riproposizione della proposta del Committente di qualche tempo fa, un contratto generico precario misto che prevede il riconoscimento di una disponibilità fissa e una quota variabile legata al numero di visite effettuate con una umiliazione dei compensi. Questa tipologia prevede, tra l'altro, lo svolgimento di attività ambulatoriali con una commistione di fondi e attività.
Nello stesso tempo sono da evitare, per i motivi chiariti in altri post, quelle tipologie che prevedono compensi orari e/o forfetari in un rapporto generico e precario che non farebbero uscire i medici di lista dallo stallo attuale e verrebbero incontro solo alle esigenze del Committente.
La trasformazione delle liste costituite ai sensi del comma 12, in liste speciali ad esaurimento, operata dalla legge 125/2013, ha riconosciuto un diritto soggettivo importante ai sanitari, prima inesistente, e il titolo stesso dell'articolo 4 in cui è inserita la norma blocca liste, presuppone l'avvio di un percorso di stabilizzazione degli incarichi.
Inoltre, la commissione affari sociali, nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla medicina fiscale, ha indicato per i medici fiscali, al fine di una completa fidelizzazione, la possibilità che questi possano svolgere anche attività ambulatoriale interna, specificatamente quella riguardante l'invalidità civile.
Il Governo, ancora più incisivamente, accogliendo un ordine del giorno presentato dalla Camera, ha espresso la volontà di valutare l'opportunità di assegnare, ai medici inseriti nelle liste speciali ad esaurimento, compiti riguardanti gli accertamenti inerenti l'invalidità civile e handicap.
Infine, sempre accogliendo un ordine del giorno presentato dal Senato, l'Esecutivo ha espresso la volontà di valutare l'opportunità di riconoscere, ai medici di lista, una tipologia contrattuale aventi i caratteri della stabilità.
A differenza dei medici di lista, il rapporto dei medici esterni nominati dall'Istituto per lo svolgimento di attività ambulatoriali, non è normato da nessun provvedimento, legislativo o regolamentare, e l'incarico è un atto unilaterale del Committente conferito sulla base di necessità temporanee e per mancanza di professionalità presenti all'interno, professionalità che, in base agli ultimi interventi parlamentari accolti dal Governo, sono invece presenti e verso le quali si dovrebbero indirizzare atti normativi idonei alla loro regolarizzazione.
Il percorso di stabilizzazione dei medici di lista,quindi, come indicato dall'Esecutivo e dalle norme approvate, non è legato in alcun modo al budget, bensì all'applicazione delle norme e degli atti avanti citati.
Diversamente, si assisterebbe ad un riproposizione della proposta del Committente di qualche tempo fa, un contratto generico precario misto che prevede il riconoscimento di una disponibilità fissa e una quota variabile legata al numero di visite effettuate con una umiliazione dei compensi. Questa tipologia prevede, tra l'altro, lo svolgimento di attività ambulatoriali con una commistione di fondi e attività.
Nello stesso tempo sono da evitare, per i motivi chiariti in altri post, quelle tipologie che prevedono compensi orari e/o forfetari in un rapporto generico e precario che non farebbero uscire i medici di lista dallo stallo attuale e verrebbero incontro solo alle esigenze del Committente.
Senz'altro migliore, in subordine ad un rapporto contrattualizzato come il "sumai" e in alternativa a quelli sopra citati, a parità di compensi e di costi per l'Ente, per quanto riguarda la qualità del lavoro, a mio avviso è una proposta che preveda l'evoluzione dell'attuale disciplina con introduzione del carico di lavoro blindato a compensazione con la disponibilità oraria che farebbe mantenere, tra l'altro, gli attuali compensi.
Infatti, l'unica possibilità per il committente di rimodulare i compensi, ovviamente diminuendoli, è quella di rimodulare l'attuale rapporto a prestazione in orario e, dopo la decisione della Consulta che ha dichiarato illegittimo il blocco degli aumenti per dipendenti pubblici, sarebbe proprio un bel regalo alla controparte.
Sulla strada indicata dal Governo e Parlamento, si inserisce a pieno titolo la richiesta avanzata unitariamente dalle OOSS di categoria che non prevede alcuna commistione di attività nè distrazione di fondi, lasciando al sanitario la volontarietà di poter svolgere altre attività ambulatoriali, oltre le visite fiscali, il tutto nell'ambito dell'ACN per i rapporti con i medici specialisti interni e altre professionalità del 23 marzo 2005, una tipologia contrattuale vicina alla dipendenza.
Sulla strada indicata dal Governo e Parlamento, si inserisce a pieno titolo la richiesta avanzata unitariamente dalle OOSS di categoria che non prevede alcuna commistione di attività nè distrazione di fondi, lasciando al sanitario la volontarietà di poter svolgere altre attività ambulatoriali, oltre le visite fiscali, il tutto nell'ambito dell'ACN per i rapporti con i medici specialisti interni e altre professionalità del 23 marzo 2005, una tipologia contrattuale vicina alla dipendenza.