da Cavoli : ragioniamo sulle VMCD ai lavoratori della PA



L’importo destinato alle vmcd sui dipendenti pubblici, 70 milioni di euro, è stato determinato, soprattutto, sulla base della obbligatorietà della richiesta della visita fiscale, anche per assenze di un solo giorno, introdotta dalla cd legge Brunetta.
Successivamente, con l’entrata in vigore della legge 111/2011, tale obbligo è stato mitigato ed è rimasto solo per quegli eventi che cadono prima o dopo la giornata libera, mentre per tutti quanti gli altri, la richiesta di vmcd è lasciata alla  discrezionalità del  dirigente preposto.
Con la destinazione dei fondi per le vmcd all’inps, come prevede la legge delega, la gestione delle richieste di vmcd verrà demandata all’Istituto che utilizzerà le tecniche del data mining, al fine di effettuare controlli mirati e non più a “pioggia”.
Ovviamente, come già abbiamo avuto modo di toccare con mano nel privato, si punterà ad un sicuro risparmio dei 70 milioni.
Situazione diversa si poteva avere nel caso i fondi fossero restati direttamente nei cassetti delle PPAA, le quali richiedevano le visite all’INPS, con il solo spostamento di lavoro.
Ma è andata diversamente, e il modello scelto e caldeggiato  anche da alcuni ambienti, sicuramente non consentirà di mantenere l’intera cifra. Pazienza.
Come ricordato dal Sottosegretario di Stato, Onle Rughetti,  nel corso dell’audizione in Commissione Affari Sociali, la scelta normativa di richiedere obbligatoriamente la vmcd in caso di assenza prima o dopo la giornata di liberà, è uno dei motivi che hanno comportato l’aumento dei costi connessi all’esercizio delle verifiche.  
C’è poi da domandarsi, ha proseguito il Sottosegretario, - “ed è un’annotazione che rimetto alla Commissione perché non è competenza del Governo” – se l’attuale disciplina normativa, che prevede che la visita fiscale venga effettuata già dal primo giorno, sia ancora attuale, o se invece si possa passare ad una fase successiva, visto che, come diceva il Presidente, il nostro livello di assenza per malattia  è ormai più o meno nel range europeo.
Se le vmcd del pubblico impiego, comprese quelle “obbligatorie”, poco più di 2.000.000, saranno macinate dal data mining, forse la cifra “ridicola” messa in circolazione per effettuare i controlli con il Polo Unico, potrebbe essere ritenuta addirittura in eccesso.
D’altronde, se inps, per controllare efficacemente 22 milioni di lavoratori privati impegna una spesa di 18 milioni di euro, su 3,5 milioni di lavoratori pubblici, quanto occorrerà? X= ……………(anche volendo includere le richieste di vmcd dei ddl privati, 20 milioni, che hanno altra finalità e non rappresentano un costo per l’Amministrazione, l’importo finale resta sempre bassino).
C’è da ricordare, inoltre, che i dipendenti pubblici sono maggiormente concentrati in alcune regioni (Lazio, Lombardia e Sicilia) e soprattutto nei capoluoghi di regione, in misura minore nei capoluoghi di provincia e, in quantità insignificante, negli altri comuni, specificando, infine, che in Sicilia e Lombardia, così come in alcune regioni, vengono riconosciuti ai medici di controllo i compensi previsti dal DM 8 maggio 2008.

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