da Cavoli nidil cgil

A complemento della  deliberazione Presidenziale 147/2015, ritengo sia utile, al fine di una completa comprensione del fenomeno, leggere attentamente questi ulteriori approfondimenti inseriti nella relazione della Corte dei Conti e riguardanti la medicina fiscale.
A me sembra sufficientemente chiaro che attività consistenti del Polo Unico, ad esempio le visite ambulatoriali e gestione “cartacea”, che potevano essere svolte anche dai medici di lista e per le quali INPS riceverà sicuramente adeguate risorse economiche, verranno invece destinate ai medici esterni, con il rischio di relegare i medici fiscali ad un  ruolo secondario.
Tra l’altro, con il trasferimento di competenze e risorse all’Istituto, sembra scontato il ricorso alle tecniche di data mining per individuare i lavoratori da sottoporre a controllo, con un’inevitabile contrazione del carico di lavoro.
A questo punto, se la proposta unitaria non dovesse essere accolta, l’unica strada da seguire, sia per quanto riguarda la sicurezza dell’incarico che la possibilità di avere un reddito garantito con i compensi attuali, è la reiterazione della vigente disciplina con l’introduzione del carico di lavoro certo a compensazione con la disponibilità oraria.
Riflettiamoci attentamente.
Dalla relazione:
Medici esterni
Di tali incarichi convenzionati l’Istituto ha disposto la proroga, dapprima, fino al 31 dicembre 2015 e successivamente al 30 aprile 2016, alle medesime condizioni contrattuali, ritenendo necessario procedere ad una revisione delle modalità di reclutamento e di gestione dei professionisti esterni impiegati in ambito medico-legale, tanto sul versante dell’assistenza che della previdenza e delle prestazioni a sostegno del reddito.
Con determinazione presidenziale n 147 del 12.11.2015 è stata autorizzata una nuova procedura selettiva per il reclutamento di un primo contingente di 900 medici, per far fronte alle attività medico legali in essere, pur stimando l’Istituto in 2.103 professionisti il fabbisogno complessivo per svolgere, in prospettiva, gli ulteriori compiti derivanti dall’estensione all’intero territorio nazionale delle funzioni relative all’accertamento sanitario (invalidità civile in convenzione) e dalla realizzazione del “Polo Unico della medicina fiscale” (cfr. par. 7.4.2).
L’Istituto continuerà a servirsi anche dei medici inseriti nelle liste speciali per l’effettuazione delle visite fiscali, di strutture sanitarie o di specialisti convenzionati per gli accertamenti diagnostici - con i quali è in vigore apposita convenzione (determinazione n. 11/2015) e per i quali è in fase di  istituzione una specifica sezione nell’Albo informatizzato dei fornitori - nonché dei medici rappresentanti delle associazioni di categoria.
Da quanto esposto, emerge la necessità di rideterminare globalmente il quadro di riferimento per l’utilizzo di professionisti esterni nell’area medico legale dell’Istituto - anche attraverso la revisione della specifica normativa, se necessario – al fine di garantire la qualità dei servizi erogati agli utenti, il pieno assolvimento dei compiti sanitari e il contenimento della spesa.
mauro

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