scheda per chiarire quanto pubblicato su doctor news

LINEE GUIDA NUOVO CONTRATTO
Dalle ultime notizie  apparse sulla stampa specializzata, sembra  che il decreto attuativo del cd Polo Unico di medicina fiscale, contenga delle “linee guida” sulle quali Ministeri competenti, Lavoro e Salute, FNOMCEO e OOSS dovranno definire il nuovo contratto dei medici fiscali.
Ricorriamo a Wikipedia per comprendere il significato di questa espressione: “La linea guida è un insieme di raccomandazioni sviluppate sistematicamente, sulla base di conoscenze continuamente aggiornate e valide, redatto allo scopo di rendere appropriato, e con un elevato standard di qualità, un comportamento desiderato.
Tali norme sono una base di partenza per l'impostazione di comportamenti e modus operandi condivisi in organizzazioni di ogni genere (sia private, sia pubbliche) nel campo sociale, politico, economico, aziendale, medico e così via. Prevalentemente non si tratta di procedure obbligatorie (in questo caso si parla di protocollo, di codice o procedura)”.
Quindi, se il decreto attuativo conterrà delle semplici linee guida e non una norma “vera” che va a modificare la vigente legislazione, cioè la legge 638/83, come auspicato anche in premessa dal decreto ministeriale 8 maggio 2008, al fine di poter tecnicamente intervenire sulla tipologia del rapporto, prevedendo il passaggio diretto ope legis al nuovo contratto, senza decadere dall’incarico, c’è il rischio concreto del “trappolone”.
Questo rischio, cioè che il rapporto resti libero professionale “puro” o quasi, con quello che ne consegue rimodulando la disciplina, sembrerebbe essere avvalorato anche dal fatto che, come evidenziato dallo stesso articolo, il nuovo contratto continuerà ad essere definito, come oggi, dai Ministeri competenti, FNOMCEO e (OOSS).
Tra l’altro, la Federazione sono oltre 30 anni che non è competente a sottoscrivere  contratti di lavoro convenzionato dell’area medica, essendo questa incombenza demandata esclusivamente alle Parti Sociali. L’ultimo rapporto  sottoscritto, infatti, risale al 1984.
Il tutto sta a significare che non sarà possibile riconoscere nessun contratto del SSN a tempo indeterminato contenente le tutele auspicate, ma il rapporto continuerà ad essere come oggi libero professionale con rimodulazione della disciplina con quello che ne consegue, già ricordato molte volte su questo blog e  non comporta alcuna tutela modificare il compenso da prestazione ad orario.
Quindi, se il decreto attuativo conterrà solo delle linee guida, senza apportare modificazione all’impianto normativo vigente e si rimodula la disciplina, si torna al trappolone.
Per maggiori chiarimenti, si legga il post precedente.
mauro

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