POCHE IDEE E BEN CONFUSE (di Mauro Cavoli)
Con la Delibera Presidenziale 147/2015, l’Istituto ha sostanzialmente anticipato anche quello che sarà, in grandi linee, il “piano industriale” per il nascente Polo Unico di medicina fiscale, affidando tutte le attività ambulatoriali riguardanti anche gli accertamenti medico legali sui dipendenti pubblici assenti dal servizio per malattia (per i privati non cambia nulla) ai medici esterni e lasciando (le briciole) ai medici di lista la effettuazione delle sole vmcd.
Il “piano” ha anche avuto la bollinatura governativa con la risposta alla interrogazione parlamentare sull’argomento e successiva intervista pubblica da parte del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Onle Angelo Rughetti.
Per dirla tutta, si era tentato di togliere anche le “briciole” ai medici di lista con l’emendamento alla legge Delega presentato dal Relatore, confinando il ricorso ai medici di lista solo in “sede di prima applicazione”, cioè il periodo intercorrente tra l’entrata in vigore del decreto legislativo e quella dei decreti ministeriali, fortunatamente stoppato al fotofinish anche se con una blanda espressione riportata nella norma.
La proposta unitaria presentata a giugno 2015 dalle OOSS, fortemente contrastata da chi non desiderava e non desidera,per ovvii motivi, la stabilizzazione dei medici di lista, quindi prima della deliberazione presidenziale di cui i comuni mortali sono venuti a conoscenza soltanto il 6 aprile 2016, prevedeva il riconoscimento dell’ACN della specialistica ambulatoriale, cd sumai.
Al fine di facilitarne il riconoscimento e anche per completare eventualmente l’orario contrattualmente previsto (38/h), la proposta prevedeva lo svolgimento, su base volontaria, anche delle attività ambulatoriali (poi c’è ancora chi cerca di piazzare il sumai per le sole vmcd, ma questa è un’altra storiella).
Il bello, si fa per dire, che capita di sentire soggetti che ancora continuano a vendere il tempo pieno, o come va di moda ultimamente, tendente al tempo pieno, quasi a tempo pieno ecc. su tutto il territorio nazionale, facendo leva sul possibile aumento della reperibilità di tutti i lavoratori, da 4 a 6 ore giornaliere.
E’ stato più volte ricordato che non esiste alcuna norma o principio per il quale la disponibilità garantita dal medico debba essere uguale alla reperibilità dovuta dal lavoratore. Se così fosse, tutti i medici fiscali ASL avrebbero contrati da 49/h settimanali (7/h die per 7gg) dal 2009!!!!!
Certo, non sempre, anzi diciamo mai, viene specificato che si tratta solo ed esclusivamente di sumai a tempo indeterminato, ma prodotto finale potrebbe essere un “tipo sumai”, “tipo SSN”, per arrivare a convenzione cric/croc. Forse ci si vergogna di ammettere che il contratto in dirittura di arrivo potrebbe essere un rapportino orario “fai da te”.
Altro che criticare la presentazione di una proposta, tra l’altro esattamente indicata, in subordine al sumai, qui si parla di un ventaglio di proposte senza “capo né coda”.
Nessuno,fino ad oggi, ha proposto cosa fare se il decreto legislativo non dovesse contenere quelle modifiche legislative in grado di far recepire un rapporto contrattualizzato come il sumai e lo stesso viene lasciato, come oggi,in mano alla legge 638/83.
Non essendo stato proposto nulla in subordine, si potrebbe pensare a male, ma come sosteneva il divino Giulio “qualche volta ci si azzecca”, che si vogliano lasciare le cose come stanno, con chi ha tanto e chi niente.
Alla proposta in subordine, nel caso venisse lasciata in piedi la legge 638/83, di confermare la vigente disciplina integrandola con il carico di lavoro prestabilito uniforme su tutto il territorio nazionale a compensazione con la disponibilità oraria, sono state mosse tante di quelle accuse,ovviamente non provate tecnicamente, di:
- Favorire i medici che svolgono altre attività;
- Penalizzare i medici che svolgono altre attività di mmg;
- Il ripetersi di un altro 29 aprile;
- Favorire chi effettua molte visite;
- Penalizzare i medici che effettuano poche vmcd (forse è sconosciuto il termine “uniforme”);
- Compensi elevati!!!!!
- Sabotare il nascente Polo Unico;
- Non si vogliono effettuare le vmcd ai dipendenti pubblici
- Costi elevati (probabilmente l’uso del pallottoliere non è noto in tutte le regioni);
- Su altre è meglio sorvolare per carità di patria;
D’altronde, così va il mondo ma ci si chiede come, davanti a tanti segnali evidenti non ci si accorga del “piano” e dove stanno per essere condotti i medici di lista.
E’ così difficile capire che, al di là di tutti gli aspetti negativi di un contratto ad ore generico sempre libero professionale, dalla qualità del lavoro alla decurtazione dei compensi, lo scopo è quello di portare alla unificazione delle due figure mediche per poi procedere alla costituzione di una sola figura professionale!!
Lo hanno capito anche “e creature” che tutto questo non sarebbe possibile con un contratto “vero”, qual è il sumai a tempo indeterminato o la conferma della disciplina vigente, che non consentirebbero manipolazioni genetiche.
Almeno che non si pensi che il segno del comando sia in mano ai medici di lista oppure che vengano “stabilizzati” ca 2400 medici!!!
Una delle ultime trovate pubblicitarie per convincere ad accettare qualsiasi rapporto orario, è che soltanto con questa tipologia è possibile effettuare anche le visite ambulatoriali,come se i medici fiscali asl, con contratti a prestazione, non le effettuassero. Basti leggersi qualsiasi “avviso” di qualsiasi asl di una qualsiasi regione per verificare che è sufficiente inserire,tra i compensi, uno specifico per l’attività interna. Ma per favore….
Adesso è anche uscito fuori che prima bisogna leggere le decisioni del Governo e dopo presentare delle controproposte. In qualsiasi trattativa, i rappresentanti dei lavoratori ascoltano la base e presentano proposte alla controparte sulle quali aprire il tavolo di discussione. Dare anche questo vantaggio,di non presentare nulla, suona un cicinin strano.
Se prima non si provvede a tutelare contrattualmente i medici di lista, dietro l’angolo è in arrivo la tranvata.
Ma queste sono quisquilie e pinzallacchere, direbbe sempre Lui, il Principe.
mauro