info da M.C.:DETERMINAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE PER IL POLO UNICO



Le risorse assegnate all’INPS per il Polo Unico sono, a norma dell’articolo 22, comma 3,  del decreto legislativo approvato in via preliminare dal CDM, euro 27,7 milioni di euro. Non è indicato se tali risorse riguardano il funzionamento dell’intera macchina del Polo Unico, comprendente anche i cd costi di funzionamento, e non si conosce, quindi, al momento, quante di queste saranno destinate esclusivamente per finanziare il rapporto dei medici di lista, se tutte o una parte.
La norma in argomento, aggiunta alla lettera b) dell’articolo 17, comma 5, decreto legge 98/2011 e trasformando il comma 5 bis della stessa norma, l’ha modificata nel modo seguente:
5.  In  relazione  alle  risorse  da   assegnare   alle   pubbliche amministrazioni interessate, a fronte degli oneri  da  sostenere  per gli accertamenti medico-legali sui dipendenti  assenti  dal  servizio per  malattia  effettuati  dalle   aziende   sanitarie   locali,in applicazione dell'articolo 71 del decreto-legge 25  giugno  2008,  n.112, convertito, con modificazioni, dalla legge  6  agosto  2008,  n.133, come modificato dall'articolo 17, comma 23, del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito,  con  modificazioni,  dalla  legge 3 agosto 2009, n. 102:  a) per gli esercizi 2011 e 2012 il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato  a  trasferire  annualmente  una  quota  delle disponibilita' finanziarie per il Servizio sanitario  nazionale,  non utilizzata in  sede  di  riparto  in  relazione  agli  effetti  della sentenza della Corte costituzionale n. 207 del  7  giugno  2010,  nel limite  di  70  milioni  di  euro   annui,   per   essere   iscritta, rispettivamente, tra  gli  stanziamenti  di  spesa  aventi  carattere obbligatorio, di cui all'articolo 26, comma 2, della  legge  196  del 2009, in relazione agli oneri di pertinenza dei Ministeri, ovvero  su
appositi  fondi  da  destinare  per   la   copertura   dei   medesimi accertamenti medico-legali sostenuti dalla Amministrazioni diverse da quelle statali; b) a decorrere dall'esercizio 2013, con la  legge  di bilancio e' stabilita la dotazione annua  dei  suddetti  stanziamenti destinati alla copertura degli accertamenti  medico-legali  sostenuti dalle amministrazioni pubbliche, per un importo complessivamente  non superiore a 70 milioni di euro, per le medesime finalita' di cui alla lettera  a).  Conseguentemente  il  livello  del  finanziamento   del Servizio sanitario nazionale a cui concorre lo Stato, come fissato al comma 1, e' rideterminato, a decorrere dal medesimo  esercizio  2013, in riduzione di 70 milioni di euro.
"b-bis) a decorrere dall'entrata in vigore dell'articolo 55-septies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, è assegnato all'Istituto nazionale della previdenza sociale l'importo di 27,7 milioni di euro in ragione d'anno. A tal fine sono corrispondentemente ridotti gli stanziamenti iscritti negli stati di previsione della spesa del bilancio dello Stato. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato, con proprio decreto, ad apportare le occorrenti variazioni di bilancio. Le predette risorse sono finalizzate esclusivamente ai controlli sulle assenze di cui all'articolo 55-septies, comma 2-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. 
5bis) A decorrere dall'esercizio finanziario 2012, la quota  di pertinenza del Ministero dell'istruzione,  dell'universita'  e  della ricerca, degli stanziamenti  di  cui  al  comma  5  e'  destinata  al rimborso forfetario  all’INPS  delle  spese  sostenute  per  gli accertamenti medico-legali  sul  personale  scolastico  ed  educativo assente dal servizio per malattia.

Da quanto sopra, anche se non è proprio chiarissimo, si dovrebbe dedurre che i 70 milioni, inizialmente previsti, siano diventati 27,7. Dello stesso avviso sembra essere anche la relazione tecnica della RDS che accompagna il decreto:

L'articolo 22 reca disposizioni di coordinamento e transitorie che non comportano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Si segnala il comma 3, lettera a), che attribuisce all'INPS i fondi necessari per poter svolgere i nuovi compiti relativi ai controlli medico-fiscali della malattia di tutti i dipendenti pubblici, quantificati in 27,7 milioni di euro in ragione d'anno. Si tratta di risorse già disponibili ai sensi della legislazione vigente (all’articolo 17, comma 5, lettera b), del decreto-legge n. 98 del 201Il) che vengono assegnate al predetto Istituto.

Il passaggio inserito nella norma aggiunta al decreto legge dal decreto legislativo, “sono corrispondentemente ridotti gli stanziamenti iscritti negli stati di previsione della spesa del bilancio dello Stato” starebbe a significare che gli importi assegnati precedentemente negli stati di previsioni delle singole pubbliche amministrazioni, di cui al comma 5 sopra ricordato, il cui totale generale era di 70 milioni di euro (anzi, 69.300) viene corrispondentemente ridotto.
Alle singole pubbliche amministrazioni, dovrebbero restare nel cassetto delle risorse per richiedere visite fiscali aggiuntive a quelle richieste d’ufficio dall’INPS, il cui ammontare esatto verrà determinato con il previsto decreto ministeriale del MEF.
Stesso discorso dovrebbe valere anche per il MIUR il quale, ma soltanto per motivi contabili e pratici (sarebbe stato veramente difficile poter assegnare ad ogni singola istituzione scolastica risorse per le vmcd) le risorse venivano girate alle  forfetariamente alle regioni per un totale iniziale (comma 5) di ca 25 milioni.
E’ da capire, anche in questo caso, sulla base dell’articolato approvato dal CDM, quante risorse resteranno nel cassetto del MIUR da girare all’INPS, da zero a 25 milioni di euro, dopo la riduzione prevista dall’articolo 22 del decreto legislativo.
Bisognerà attendere, come sopra ricordato, l’emanazione del decreto MEF.
Un eventuale “rapporto contrattualizzato”, inoltre, potrebbe fare sicuro affidamento soltanto sui 27,7 milioni di euro, essendo le altre cifre, 18 milioni stanziati dall’INPS e ca 20 milioni riguardanti i rimborsi delle vmcd richieste dai datori di lavoro (tra cui si trovano anche quelle richieste attualmente dai datori di lavoro pubblici, quindi da scorporare), nonché quelle che richiederanno le PPAA, risorse estremamente variabili.
E’ come se la convenzione della medicina generale nel SSN, venisse finanziata con i ticket o altre entrate variabili.……..
Infine, ma non per ultimo, le risorse individuate con il decreto legislativo, come ricordato pari a 27,7 milioni, dovranno essere sottoposte all’intesa in sede di Conferenza Stato Regioni e potrebbero, quindi, subire una variazione.
Del resto, venendo rimodulata la disciplina e, di conseguenza, gli attuali compensi, non esiste alcun vincolo normativo per finanziare la spesa riguardante i medici fiscali, ma questa dovrà essere globalmente rivisitata e normata alla luce del nuovo rapporto e dei nuovi compensi che verranno rideterminati, come anche chiesto unitariamente dalle OOSS, quasi sicuramente su base oraria.

Il Principe avrebbe detto: perché a noi questa moneta servono che voi vi consolate…..

mauro

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