IL GIOCO DELLE TRE CARTE

IL GIOCO DELLE TRE CARTE
L’emendamento 3.1 (testo 2), è stato rinviato alla Commissione Bilancio prima della votazione in Aula. Dal resoconto n.115 del 29 gennaio, risulta quanto segue:
“Alla luce del dibattito svoltosi e sulla base delle interlocuzioni con la rappresentante del Governo, la relatrice ACCOTO (M5S) propone l'approvazione del seguente parere: "La Commissione programmazione economica, bilancio, esaminati gli emendamenti e i subemendamenti relativi al disegno di legge in titolo, trasmessi dall'Assemblea, esprime, per quanto di propria competenza, parere  di semplice contrarietà sugli emendamenti   3.1 (testo 2), ecc”
I senatori ERRANI (Misto-LeU), MISIANI (PD), STEGER (Aut (SVP-PATT, UV)) e DAMIANI (FI-BP), annunciano  il voto contrario dei rispettivi Gruppi.

Posta in votazione, la proposta di parere risulta approvata.

L’emendamento 3.1 (testo 2) è stato posto in votazione in Aula e,dal resoconto n.85 del 29 gennaio, risulta quanto segue:

PRESIDENTE. L'emendamento 3.1 (testo 2) è improponibile.

Quindi, a differenza di quanto avvenuto in Commissione Affari Costituzionali, dove l’emendamento era stato dichiarato proponibile, in quanto attinente alla materia oggetto del decreto legge, il Presidente del Senato lo ha ritenuto, invece, improponibile.
Tra l’altro, l’emendamento era agganciato all’articolo 3 del decreto legge, avente ad oggetto una modifica del decreto legislativo 151/2015 che contiene la modifica all’articolo 5, comma 13, legge 638/83 (disciplina visite fiscali).
Probabilmente, approfittando dei rilievi effettuati dal Capo dello Stato, si è fatto di tutta un’erba un fascio, approfittando per cestinare anche quegli emendamenti (scomodi) del tutto regolari.

il Principe avrebbe detto: “Cca nisciuno è fesso”.
mauro

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