da mauro cavoli:BASTA SAPER LEGGERE QUELLO CHE C’E’ SCRITTO

Il rapporto dei medici fiscali, di natura libero professionale, è disciplinato dalle norme emanate ai sensi del’’articolo 5, comma 13, legge 638/83, dell’articolo 4, comma 10 bis, legge 125/2013, che ha trasformato le liste speciali in liste ad esaurimento e dell’articolo 1, comma 340, legge 147/2013 che ha stabilito la priorità, per i medici delle liste ad esaurimento, nella effettuazione delle visite mediche di controllo domiciliare.
Quindi, una serie di norme concatenate tra di loro, che danno la garanzia di continuità e priorità dell’incarico, fino ad esaurimento della lista, senza limitazioni.
Tale diritto, è stato scardinato con l’entrata in vigore  del decreto legislativo 75/2017 e dal successivo atto di indirizzo, ivi previsto, con il compito di rimodulare la disciplina facendo perdere ai medici fiscali tutti i diritti acquisiti e le garanzie presenti.   
Non ci vogliono le capacità del prof. Zichichi per capire quali sono le finalità dell’atto di indirizzo con il quale sono state emanate le linee guida per la stipula delle convenzioni, pienamente recepite nelle bozze circolate.
Grazie alla genialità dell’atto di indirizzo, i medici fiscali:
DECADONO AUTOMATICAMENTE DALL’INCARICO;
L’INCARICO NON E’ PIU’ FINO ALL’ESAURIMENTO DELLA LISTA;
PERDONO LA PRIORITA’;
SI VEDONO RIDOTTI I  COMPENSI E I RIMBORSI SPESE;
CONTINUANO AD AVERE UN INCARICO LIBERO PROFESSIONALE;
PERDONO TUTTE LE GARANZIE LEGATE ALL’ATTUALE ORGANIZZAZIONE DELLE LISTE;
NON AVRANNO ALCUNA TUTELA PERCHE’ QUELLE RIPORTATE NELL’ATTO DI INDIRIZZO VANNO LETTE COME TUTELE PREVISTE NEI RAPPORTI  LIBERO PROFESSIONALI;
NON AVRANNO LA POSSIBILITA’ DI POTER “ARROTONDARE” LA MAGRA PENSIONE CHE PERCEPIRANNO DOPO ANNI DI COMPENSI RIDOTTI A CAUSA DELLA CONTRAZIONE DEL NUMERO DI VISITE;
NON AVRANNO UN ACCORDO COLLETTIVO NAZIONALE, MA SOLO UNA CONVENZIONE IN FORMA DI ACN.
In compenso, l’atto di indirizzo prevede il riconoscimento di un punteggio ai medici convenzionati esterni la cui attività non è prevista né dal decreto legislativo, né dalla legge delega.
Nonostante l’atto di indirizzo non rechi alcun vantaggio per i medici fiscali, ma solo peggioramenti sia dal punto di vista normativo che economico, si continua ad evocarlo, anzi a chiederne l’immediata attuazione, dal quale possa scaturire, magicamente,  una CONVENZIONE CON TUTTE LE TUTELE!!!!!
Il Principe avrebbe detto: “Ma mi faccia il piacere, si informi!!”.
mauro

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