mauro:TE LO DO IO IL CARICO BLINDATO!!!

In subordine ad un eventuale riconoscimento dell’ACN della specialistica ambulatoriale (l’ACN della medicina generale-medicina dei servizi territoriali -non può essere esportato al di fuori del SSN), soltanto con il quale sarebbe possibile riconoscere tutte quelle tutele “PESANTI” ottenibili soltanto con la dipendenza, si è suggerito più volte di ragionare intorno al cd “carico blindato” in alternativa ad un rapportino generico, anche parasubordinato, ad ore o a forfait.
Tra l’altro, come già anticipato anche di recente, la copertura assicurativa per malattia ed infortunio, prevista da ENPAM per i liberi professionisti, partirà dal 31° giorno e non più dal 61° e non si terrà più conto del reddito familiare.
Per completezza di informazione, occorre ricordare che sia l’ACN della specialistica che quello della medicina dei servizi, prevedono, in caso di mutate  esigenze di servizio, la possibilità di una diminuzione delle ore di incarico.
Con il carico blindato, a disciplina e compensi vigenti, con il quale si potrebbero riconoscere  le stesse (poche) tutele riconosciute con un contrattino generico parasubordinato ad ore o a forfait, (chi sostiene il contrario, ha delle conoscenze superficiali del fenomeno,  oppure  mente sapendo di mentire per altri scopi, oppure entrambi),ma con in più conferma automatica dell’incarico fino ad esaurimento della lista e priorità nell’assegnazione delle visite rispetto a nuovi inserimenti, il compenso medio percepito da ciascun medico, in base ai compensi vigenti, sarebbe il seguente:
n.21 visite settimanali, pari a 90 visite mensili x euro 58,00 (compenso medio a visita compresi quota fissa e rimborso km) = euro 5.220/mese lordi, pari a euro 57.420/annue lorde fruendo di 1 mese di “ferie”.
NB: per chi effettua visite solo ed esclusivamente entro la cinta urbana, non esiste un compenso “medio”, ma solo fisso, di euro 47,67, al contrario, per chi effettua visite prevalentemente  fuori dalla cinta urbana, il compenso supera i 58,00 euro indicati.
Grazie alla flat tax, riconosciuta esclusivamente per i rapporti libero professionali, con esclusione, quindi, della parasubordinazione, inoltre, si avrebbe un netto annuo pari a euro 51.902, corrispondenti a euro netti 4.718/mese su 11 mesi. Le spese auto, benzina, assicurazioni, ecc, rientrano nell’abbattimento del 22% e non sono più deducibili.
Il contributo previdenziale ENPAM, invece, totalmente deducibile, continuerebbe ad essere  versato, come oggi, al fondo B della libera professione, senza necessità di ricongiungimento. Bisogna capire, infatti, dove andrebbero versati i contributi in caso di rapporto parasubordinato generico se all’ENPAM o alla gestione separata INPS e se vi sono oneri da sostenere, a carico del medico, per una eventuale ricongiunzione, tenendo anche presente   quando incide sulla futura pensione il cumulo e/o la totalizzazione.
Nella eventualità di ulteriori visite, oltre il carico di lavoro garantito, non intervenendo modifiche sulla normativa relativa ai compensi, questi non subirebbero variazione in diminuzione.
E’ da sottolineare, inoltre, che con il carico blindato sarebbe impossibile estendere lo stesso rapporto ad altri medici né si potrebbero distrarre le risorse destinate alla sola medicina fiscale (forse anche per questo è ferocemente avversato, tra l’altro, senza nessuna motivazione tecnica?)
Tra l’altro, sarebbe un gravissimo errore, tenendo conto della recente legge riguardante l’equo compenso, abbandonare i compensi stabiliti con il DM 8 maggio 2008, perché significherebbe ripartire da zero e si è già sperimentato quali sarebbero le conseguenze.
Infine, un eventuale rapporto parasubordinato generico con un compenso forfetario o ad ore, quale pagamento per la sola disponibilità, che comprende un determinato numero di visite, a quel punto da effettuare obbligatoriamente, oltre ad eventuali compensi aggiuntivi per ulteriori visite, oltre che ad essere altamente penalizzante (significherebbe essere disponibili 8 ore al giorno, a prescindere, come avrebbe detto il Principe, con tutto quello che ne consegue) creerebbe forti disparità di trattamento tra sede e sede e tra medici della stessa sede e una rivisitazione al ribasso del compenso a visita.
Tra l’altro, essendo comunque pagati forfetariamente, non si può certo pensare di starsene comodamente sul divano nel caso in cui non ci fossero visite perché, non essendoci il “deterrente” della notula, si farebbe concorrenza all’ANAS nell’asfaltare le strade della provincia.
Il Principe avrebbe detto: “Ma lei sa leggere o solo scrivere?”
mauro

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