da Mauro Cavoli:TE LI DO IO GLI EMENDAMENTI A TUTELA SOLO DEI MEDICI FISCALI
Gli emendamenti sono proposte di modifica ad un testo di legge. Possono venire presentati da rappresentanti dell’Opposizione, della Maggioranza, dal Relatore e dal Governo.
Gli emendamenti presentati dall’Opposizione, diverse volte hanno anche la funzione di contrastare le proposte emendative su uno stesso argomento presentate dalla Maggioranza, che si ritengono lesive degli interessi da tutelare.
Il Regolamento parlamentare della Camera, recita:
Qualora siano stati presentati ad uno stesso testo una pluralità di emendamenti, subemendamenti o articoli aggiuntivi tra loro differenti esclusivamente per variazione a scalare di cifre o dati o espressioni altrimenti graduate, il Presidente pone in votazione quello che più si allontana dal testo originario e un determinato numero di emendamenti intermedi sino all'emendamento più vicino al testo originario, dichiarando assorbiti gli altri.
Questo significa che, nel caso venisse presentato soltanto un emendamento che riguarda i medici fiscali, ad esempio quello killer e non fossero presenti altre proposte sullo stesso argomento, non ci sarebbe storia, come del resto è accaduto di recente al Senato.
Ovviamente, chi ritiene che emendamenti presentati dalle Opposizioni, a tutela dei soli medici fiscali e delle risorse a questi esclusivamente destinate siano di ostacolo ad altri progetti, lavora affinche queste proposte non vengano presentate, farfugliando che potrebbero addirittura creare fastidio alla Maggioranza.
Premesso che la Maggioranza, pur non essendo stata “infastidita” dalla presenza di altri emendamenti a tutela dei medici fiscali presentati dalle Opposizione, come è accaduto al Senato per il DL quota 100 e RDC, ha presentato ugualmente l’emendamento killer, anzi, per essere più sicuri che almeno qualcuno venisse accolto, ne ha presentati 3 (testo 1,2 e 3), è bene ricordare che il blocca liste fu presentato, appoggiato e difeso solo da esponenti dell’allora Opposizione, mentre autorevoli esponenti della Maggioranza dell’epoca, che rivestivano anche ruoli istituzionali e che avrebbero dovuto tutelare i medici fiscali, neanche erano presenti in aula al momento della votazione.
Sicuramente, se esponenti della Maggioranza venissero a conoscenza di queste ridicole, infantili e grottesche (fregnacce, come si dice a Roma) motivazioni messe in giro ad arte da qualcuno, che offendono l’operato costituzionalmente previsto delle Opposizioni, non esiterebbero a prenderne ufficialmente le distanze.
Se i rappresentanti dell’Opposizione dell’epoca avessero pensato che presentando l’emendamento blocca liste la Maggioranza di allora si fosse infastidita, 1200 medici fiscali sarebbero rimasti a casa dal 2013 e oggi i monomandatariin fila al Centro per l’Impiego per richiedere il Reddito di Cittadinanza.
Il Principe avrebbe detto: “Ma lei con quella faccia, ma mi faccia il piacere”
mauro