importante !!!! : LA VENDITA DELLA FONTANA DI TREVI
Come abbiamo più volte ricordato, a legislazione vigente, con un rapporto parasubordinato generico ad ore o misto, non si possono ottenere TFR, ferie pagate, tredicesima, permessi legge 104/92, indennità malattia (riservata solo agli iscritti alla gestione separata, che, ovviamente non potranno mai essere i medici), ecc.. ottenibili esclusivamente con un rapporto parasubordinato del SSN, in particolare con quello della specialistica ambulatoriale e, in parte, con quello della medicina dei servizi.
Alcuni di questi istituti, come ad esempio la copertura economica durante la malattia e l’infortunio, si possono sostituire attraverso la sottoscrizione di polizze assicurative.
Quest’ultimi, tra l’altro, dopo la recente delibera ENPAM che ha esteso dal 31° giorno l’indennità di malattia ed infortunio per i liberi professionisti, si possono ottenere anche con la disciplina vigente, così come si può ottenere la copertura economica sin da primo giorno attraverso la sottoscrizione di apposita polizza, in vigore per i medici di medicina generale, come anche raccomandato dallo stesso istituto di previdenza.
C’è poi la bufala dell’indennità per l’assenza dovuta a gravidanza, o interruzione della stessa, che viene ripetutamente sbandierata senza sapere che è già corrisposta dall’ENPAM ai medici fiscali con un importo del tutto rispettabile.
Per non parlare, infine, del tempo indeterminato (quello reale non quello virtuale), non ottenibile con un rapporto parasubordinato generico, altro totem che viene ogni volta tirato fuori senza sapere che, anche in questo caso, il rapporto attuale dei medici fiscali è già a tempo indeterminato, anzi, è fino ad esaurimento della lista.
Al contrario, nel caso venisse rimodulata la disciplina, sostituita con un parasubordinato generico ad ore o misto, i medici fiscali perderebbero:
l’incarico fino ad esaurimento della lista;
la priorità;
gli attuali compensi e rimborsi spese agganciati alla rivalutazione ISTAT;
le liste che sono cristallizzate, quindi l’inamovibilità anche territoriale;
il rapporto carico di lavoro/compenso (più lavori più guadagni) che verrebbe meno con un rapporto orario o misto;
il deterrente ad un eccessivo carico di lavoro, rappresentato dal pagamento a prestazione;
possibilità di optare per il regime forfetario.
Tra l’altro, la “sicurezza economica” verrebbe garantita dal cd “carico blindato” con il quale, effettuando le 90 visite minime previste dalla disciplina vigente, riconoscendo un compenso mensile rispettabile per tutti i medici.
Il goffo tentativo di appiccicare qualcosa della disciplina attuale in un parasubordinato generico ad ore, oltre che ridicolo, sembra avere il solo scopo di ingannare ulteriormente per cercare di far digerire la sola in arrivo.
Il Principe, in occasione della vendita della fontana di Trevi, avrebbe detto: “Fatti un po’ i conti, paisà, è un ottimo business. Ci vediamo domani al Consolato, mi raccomando, non mancare”.
mauro