OKKIO ALLE SOLE

Uno degli “spauracchi”, al limite del terrorismo psicologico, al quale si fa spesso ricorso per convincere er popolo …… ad accettare una convenzione qualsiasi, purche sia una nuova convenzione, (probabilmente non è chiaro a tutti che cosa si intenda per convenzione) è quello di ripetere che con la prossima legge di Bilancio verranno ripresentati sicuramente gli emendamenti killer e che neanche il blocca liste tutela i medici.
Premesso che gli emendamenti killer furono presentati proprio da esponenti della Maggioranza dalla quale proviene l’attuale management pronto ad accettare la prima convenzione con “tutele” (ovviamente pagate di tasca propria. E’ il primo e unico caso in Italia in cui un libero professionista si paga le tutele e rimane lavoratore autonomo!!! I medici fiscali si meriteranno una citazione nei trattati di diritto sindacale per la tramvata ricevuta), cerchiamo di capire se lo “spauracchio” è reale oppure è solo un mezzo per accelerare gli eventi, forse  con altri fini.
Le liste sono state formate ai sensi dell’articolo 5, comma 12, legge 638/83, trasformate, successivamente, ai sensi della legge 125/2013, in liste ad esaurimento, attribuendo ai medici ivi inseriti un diritto soggettivo importante, difficilmente cancellabile anche da un’altra norma di legge (poi, ovviamente, tutto si può fare, ma esistono anche i tribunali).
L’impianto normativo relativo alle liste, quindi al rapporto dei medici fiscali, invece, è stato emanato ai sensi del comma 13 dello stesso articolo mediante decreti ministeriali.
Il decreto legislativo 75/2017, che ha modificato il comma 2bis, articolo 55-septies del Dlgs 165/2001, norma successiva di rango primario, dispone che il rapporto tra i medici fiscali e l’INPS è disciplinato da apposite convenzioni.
Quindi, una volta sottoscritta la convenzione, e se è tra quelle che si trovano in circolazione  ti si rizzano i capelli (per chi li ha) solo a leggerla, i medici delle liste ad esaurimento decadranno automaticamente dall’incarico e, se rientreranno tra i fortunati, ne riceveranno uno ex novo regolamentato dalla nuova convenzione e non dalla disciplina vigente.
A questo punto, sottoscritta la convenzione, si pensa di essere al riparo da qualsiasi emendamento navigando felicemente (si fa per dire, perche a ca 170 visite al mese, per quattro lire, su tutto il territorio provinciale, tranne i fortunati in quello sub provinciale, c’è poco da stare allegri) verso la pensione.
Forse a qualcuno, però, è sfuggito il testo dell’emendamento killer, cioè lo spauracchio continuamente sbandierato che, al comma 5 septies, recitava:
“Al comma 2-bis dell'articolo 55-septies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, le parole da: «Il rapporto tra l'INPS e i medici di medicina fiscale» fino a: «disciplina delle incompatibilità in relazione alle funzioni di certificazione delle malattie» sono soppresse”. 
Questo vuol dire che l’emendamento killer agiva sul nuovo rapporto convenzionale, eliminandolo, non sulla legge 638/83 né, tantomeno, sul blocca liste (per completezza di informazione, l’emendamento killer abrogava anche la priorità, ma questa non influisce sulla tenuta dell’incarico).
I numerosi esperti in circolazione, si sono chiesti il perché? E si sono domandati, se fosse stata già sottoscritta la convenzione, che fine avrebbero fatto i medici fiscali rimasti (i sopravvissuti alle incompatibilità, ai km e alle norme vessatorie inserite) visto che la convenzione che avrebbe dovuto metterli al riparto da qualsiasi evento avverso, “stabilizzandoli”, può essere cassata con un semplice tratto di penna e la disciplina emanata con la legge 638/83, che regolamentava il precedente rapporto, è stata spazzata via con la sottoscrizione della convenzione?
Non  sarebbe opportuno mettersi seduti e riflettere attentamente  con accanto qualche testo normativo e una calcolatrice per fare di conto, rinviando di qualche mese la decisione? Una volta sottoscritta la convenzione, bye bye.
La trattativa per la “nuova” convenzione ricorda la scenetta della spesa tratta da “Miseria e nobiltà”:
Don Pasquale – Ti fai dare un bella buatta di pomodoro perchè a me gli spaghetti piacciono pieni di sugo. A proposito, il sugo come lo facciamo, con la salsiccia?? Con la salsiccia! Ti fai dare un chilogrammo di salsiccia. Non pigliare quella stantia, quella già fatta. C’ha la macchina tritacarne: piglia la pelle taratatà taratatà taratatà. E poi rimaniamo asciutti asciutti, solo spaghetti e salsicce? Vogliamo fare una bella padellata di uova? Uova in padella? Te le mangi, le uova?
il Principe – Si, se me le dai me le mangio!
Don Pasquale – Allora 10 uova; assicurati che siano fresche, le agiti, se sono fresche le prendi, se no, desisti; come le vogliamo fare, con la mozzarella? Si, con la mozzarella, le uova vanno fatte con la mozzarella! Ti fai dare mezzo chilogrammo di mozzarelle di Aversa, assicurati che siano buone, pigli queste dita, premi la mozzarella, se cola il latte le prendi, se no desisti. Poi, che altro? Un po’ di frutta fresca. Ecco, ti fai dare pure cinque lire in contanti e vai dirimpetto dal vinaio a nome mio, di Don Pasquale il fotografo, e ti fai dare due litri di Gragnano frizzante, assicurati che sia Gragnano. Tu lo saggi; se è frizzante, lo pigli, se no...
Il Principe -... desisto!
Don pasquale – Che altro? Tornando a casa, a fianco al portone c’è il tabacchino, prendi due sigari, uno per me e uno per te e il resto me lo porti.
Il Principe – Pasquale dimmi una cosa: ma qui dentro c’è il paltò di Napoleone?

mauro

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