O FAMO STRANO

Quando fu emanato il Dlgs 75/2017, quindi in tempi largamente non sospetti, venne sottolineato che la tipologia del rapporto ivi indicata, “Apposita convenzione”, altro non era che un rapporto libero professionale analogo a quello previsto dalla disciplina vigente.
A conferma di tale interpretazione, è arrivato il decreto ministeriale 2 agosto 2017, contenente l’atto di indirizzo, in cui si specifica che il rapporto è regolato da una convenzione libero professionale in forma di accordo collettivo nazionale.
Sui termini “Convenzione” e “Accordo collettivo nazionale”, anche se non importa se preceduto dal termine “in forma di” si sono sparate tante di quelle supercazzole che in confronto, il conte “Lello Mascetti”, era un dilettante.
L’attuale rapporto, quello disciplinato dalla legge 638/83, probabilmente i supercazzolari non sono a conoscenza che è già una convenzione; basta comprendere cosa significhi il termine “convenzione”, leggersi i decreti emanati dal 1987 al 2008, nonche le sentenze emesse nei vari gradi di giudizio, per rendersene conto.
In alcuni passaggi delle norme riportate, come l’articolo 10 del DM 18 aprile 1996, è addirittura esplicitamente indicato il termine “rapporto convenzionale”.
Per far ingoiare l’apposita convenzione, dipingendola come una straordinaria conquista per i medici fiscali, si è ricorso al più classico dei metodi, denigrando e offendendo tutti coloro che cercano di spiegare l’inganno cui si sta andando incontro, ma senza portare, a conforto delle supercazzole, alcun argomento tecnicamente valido in grado di smentire le critiche.
Per compiere un autentico salto di qualità, occorrerebbe riconoscere un ACN del SSN contenente tutele vere e il tempo indeterminato reale, come quello della specialistica ambulatoriale, ma questa tipologia è stata preclusa e sostituita con fantomatici ACN “tipo”, “fac simili” e altre cineserie.
La vigente disciplina, integrata con un volume certo di attività, il cd carico blindato e con quelle “tutele” analoghe a quelle contenute nelle proposte in discussione, per lo più “polizzate”, avrebbe consentito di mantenere pienamente le tutele, quelle vere oggi in vigore, blocca liste e priorità, nonche la struttura organizzativa a tutela del medico e i compensi e rimborsi spese che, seppure congelati al 2008, quindi da rivalutare, avrebbero permesso il proseguimento dell’incarico dignitosamente fino a quando il medico non avesse deciso di “appendere lo stetoscopio al chiodo”.
Forse non tutti sono a conoscenza che, dal 2013, vi è stata, per molti, una forte contrazione dei compensi che inciderà sulla futura già magra pensione e qualche anno ancora di lavoro (volontariamente), avrebbe aiutato a campare un pochino più dignitosamente (ma vallo a spiegare in giro!!).
Ognuno, poi, è libero di credere alle favolette che la sera vengono raccontate per far addormentare i medici fiscali, in cui si narrano di interventi c/o l’ENPAM per far spostare la data della pensione che l’atto di indirizzo, invece,  prevede a 68 anni.
E come se i metalmeccanici chiedessero a INPS di modificare, solo per loro,  le norme della cd legge Fornero!!!!
Ma non sarebbe stato più facile tenersi la vigente disciplina?
Certo:
il carico blindato non consentirebbe i “soliti magheggi”già visti di furti di risorse a danno dei medici fiscali e a beneficio di altri;
porterebbe un’autentica equa distribuzione delle visite e compensi dignitosi, senza dover incatenare inutilmente il medico fiscale per 38/h settimanali e pagato con i soldi del Monopoli;   
la vigente disciplina non consentirebbe di allontanare i cd plurimandatari, illudendosi che l’intero malloppo sarà diviso tra pochi eletti che poi, alla fine della fiera, eliminati gli incompatibili, gli inconferibili, i liberi professionisti super incompatibili e chi è in conflitto di interessi, resterebbero Mimì e Cocò a fare le visite (un minor numero di medici inseriti nelle liste ad esaurimento significa minore forza contrattuale. Ma vallo a spiegare anche questo).
E allora meglio, molto meglio, che “O famo strano”, come avrebbe detto Carlo Verdone, cioè un accordicchio che non è la vigente disciplina con il carico blindato né un ACN del SSN.
mauro

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