IL PRINCIPE E PASQUALE
Pasquale: Sig. Principe, permettete una parola?
Il Principe: cos’altro vuoi, Pasquale!
Pasquale: avete saputo, avete saputo, le fasce non saranno più 52, ma addirittura 46. Lavoreremo solo 23 giorni al mese e 7, dico 7 giorni, pagati senza fare niente. Che colpo!
Il Principe: scusa Pasquale, sono sempre 184 ore al mese, pari a 46 ore la settimana che, al compenso di euro 20,66/h della tariffa minima di febbraio del 1992, cioè quasi 28 anni fa, sarebbero stati 3801,44 euro invece riceveremo 2494,00 euro. E poi, sei proprio sicuro che 46 fasce sono su 30 o 31 giorni, perché a me è sembrato di capire che sono su 28 giorni.
Il Principe: quindi, in queste 184 ore, ma io penso che saranno almeno 200 ore, ci assegneranno solo 90 visite?
Pasquale: bè, proprio 90, forse no, può darsi qualcosina in più
Principe: 120 visite?
Pasquale: ehm
Principe: 140 visite?
Pasquale: sì, con 3 visite a fascia e se le fasce restano 46
Il Principe: e con 4, come prevede l’accordo? E se le fasce saranno 52?
Pasquale: si fa Bingo, sig.Principe, Bingo su tutte le ruote della provincia.
Il Principe: ma da dove usciranno fuori tutte queste visite?
Pasquale: Principe, ma non ha sentito che in molti saranno costretti a lasciare? Però sono stati proprio carini, perché le incompatibilità saranno solo a livello provinciale.
Il Principe: e come faranno i liberi professionisti a spostare lo studio? I dentisti, poveracci, dovranno traslocare con tutta l’attrezzatura e cercarsi nuovi locali.
Pasquale: veramente, Principe, le incompatibilità dei liberi professionisti, non erano all’ordine del giorno, forse una dimenticanza.
Il Principe: e di coloro che hanno rapporti con Case di Cura convenzionate?
Pasquale: neanche loro.
Il Principe: e quelli in conflitto di interessi.
Pasquale: non se ne è proprio parlato.
Il Principe: ma non sarebbe stato più tutelante, se proprio si desiderava un fisso mensile su base oraria, invece di prevederlo su 46/50 fasce prevederlo su un totale di ore settimanali da dover garantire all’interno delle fasce di reperibilità, come prevede l’atto di indirizzo? Ma, insomma, siamo liberi professionisti o riders della sanità?
Il Principe: scusa Pasquale, ma perché non ci fanno lavorare come i medici esterni 35 ore la settimana e con i loro compensi? Le due convenzioni, non dovevano essere sovrapponibili? Siamo forse figli di……. Cosa hai capito, animale? Volevo dire figli di un Dio minore
Pasquale: comunque, Principe, saremo finalmente formati perché fino ad oggi siamo stati liberi professionisti. Ci faranno corsi ad hoc. Le tutele, caro Principe, le tutele!! Siamo stati 30 anni senza contratto, ma ora si cambia.
Il Principe: scusa Pasquale, ma se non avevamo un contratto, come abbiamo fatto a lavorare? E se non avevamo un contratto, come mai non sono riusciti a mandarci via in 30 anni? Ma non è, forse, credulone come sei, che ti hanno raccontato delle fesserie?
Pasquale: Principe, ci riconosceranno la malattia anche nei primi 30 gg!!
Il Principe: ci pagheranno una indennità, quindi?
Pasquale: ma no, è roba superata, verrà sottoscritta una polizza.
Il Principe: scusa Pasquale, ma lo potremmo fare anche adesso che stiamo “Senza contratto”, che cosa cambia?
Il Principe: vedi Pasquale, mio credulone, un conto è riconoscerti una indennità di malattia come quella prevista per la medicina dei servizi e la specialistica ambulatoriale, altro è sottoscrivere una polizza che anche l’ultimo dei liberi professionisti sarebbe in grado di avere.
Pasquale: e poi i contributi previdenziali. Ha visto non verranno più versati al Fondo B della libera professione perché dicono che in profondo rosso, ma acqua in bocca, mi raccomando.
Il Principe: strano, perché leggendo il bilancio consolidato mi sembra che il Fondo B goda ottima salute.
Il Principe: dimmi Pasquale, ma perché, visto che garantiscono almeno 90 visite al mese, non si è optato per il carico blindato? Prima, illustri e importanti giuristi, sostenevano che non si poteva garantire un certo numero di visite perché la Corte dei Conti avrebbe potuto sollevare problemi, invece adesso è possibile.
Pasquale: non so cosa dirle, Principe, certo che è una bella domanda….
Pasquale: comunque, Principe, appena firmato mi hanno riferito che l’accordo sarà pubblicizzato ovunque. Tutto il mondo deve conoscere che abbiamo un contratto. Se ne deve parlare ogni giorno.
Il Principe: perché?
Pasquale: perché, così, conosceranno il nostro contratto e non potranno più mandarci via.
Il Principe: come ai lavoratori dell’ILVA, quindi, di cui si parla ogni giorno....
Pasquale: Principe, abbiamo il tempo indeterminato come i medici del SSN.
Il Principe: mio caro Pasquale, se ai medici del SSN proponessero che il loro incarico viene mantenuto per tutta la durata della convenzione e per i successivi rinnovi, si rotolerebbero per terra dalle risate.
Pasquale: Principe, l’importante è concludere presto, non ha letto degli emendamenti presentati?
Il Principe: appunto perché ho letto, non capisco chi ha fretta e per quale reale motivo.
Il Principe: penso che dovrò assumere uno choffeur oppure chiedere un part time; alla mia età come potrò resistere a questi carichi di lavoro.
Pasquale: quella dello choffeur mi sembra un’ottima idea
Pasquale: Principe, mi dica la verità, sia sincero, ma ci stanno facendo fessi?
Il Principe: caro Pasquale, alla mia età ne ho viste tante, ma in confronto a questa sono niente.
mauro