CHRISTMAS SòLA – DELITTO PREMEDITATO SOTTO L’ALBERO

Si avevano due possibilità concrete per poter proseguire in assoluta sicurezza: riconoscere ai medici fiscali l’ACN della specialistica ambulatoriale, tanto più facilitato dopo l’attribuzione delle attività ambulatoriali (non si è presa in considerazione la medicina dei servizi perché non esportabile al di fuori del SSN) o, in subordine, conferma della disciplina vigente integrandola con un volume certo di attività, il cd carico blindato.
Sulla specialistica ambulatoriale ci si è arrampicati sugli specchi per contrastarla con ogni mezzo, senza portare, però, alcuna argomentazione tecnica a conforto, ma affermando vagamente soltanto che questa tipologia di rapporto non è estendibile a medici  non specialisti, addirittura neanche a livello di sola contribuzione previdenziale. (sulla contribuzione previdenziale e dei denari che muove a favore di un fondo piuttosto che di un altro, ci sarebbe da proporre un quesito ai ministeri vigilanti e la Corte dei Conti per conoscere cosa ne pensano)
La verità vera, purtroppo, è un’altra ed è quella che mentre ai medici fiscali in virtù del blocca liste l’ACN della specialistica poteva essere esteso “ope legis”, indipendentemente dal possesso della specializzazione, i medici esterni avrebbero dovuto concorrere con tutto il mondo presentando domanda per accedere alla graduatoria provinciale unica e senza valutazione del servizio già prestato e con esclusione di specializzazioni diverse dalla medicina legale. Quindi…….
Contro il carico blindato, poi, si è messa in moto una vera e propria macchina del fango e di disinformazione, affermando  che la disciplina vigente avrebbe favorito soltanto chi effettua un elevato numero di visite o chi intrattiene altri rapporti di lavoro facilitato dalla conferma delle incompatibilità oggi previste evitando di raccontare, ovviamente, che, al contrario, con il carico blindato si sarebbero tutelati soprattutto i monomandatari autentici e che forse si sarebbero un pochino irritati coloro che oggi effettuano un numero elevato di controlli.
Per convincere i più scettici, poi, si è tirato fuori l’argomento che fa sempre presa: “Le tutele” dimenticando di affermare, però, che anche con la disciplina vigente si sarebbero ottenute analoghe “tutele”che si avranno con la convenzione libero professionale in discussione, anzi, alcune sono già riconosciute, come indennizzo dal 31° giorno per malattia e infortunio o gravidanza e che, nello stesso tempo, però, si perderanno le tutele quelle vere, con la “T” maiuscola, come la piena efficacia della lista ad esaurimento (con la nascita del medico polivalente il blocca liste non ha più efficacia) e la priorità che hanno consentito di sopravvivere allo tsunami del 2013 (sorvoliamo sulle  “ferie” pagate di tasca propria per carità di patria)
Ma in un’ottica di convenzione unica e di figura unica polivalente, il vero scopo della campagna contro il carico blindato, la si ritrova in questo passaggio dell’emendamento approvato:
“ L'atto di indirizzo stabilisce la durata delle convenzioni, i criteri per l'individuazione delle organizzazioni sindacali rappresentative e fornisce indirizzi sul regime delle incompatibilità, nonché sulle tutele normative e previdenziali del rapporto convenzionale, che tengano conto di princìpi di equità normativa e retributiva in relazione alle altre tipologie di medici che operano per l'INPS con rapporto convenzionale”.
Se fosse rimasta la disciplina vigente oppure una convenzione che l’avesse recepita introducendo anche il carico blindato, sarebbe stato impossibile una sovrapposizione tra la convenzione dei medici esterni e quella dei medici fiscali rendendo impossibile lo step successivo di una convenzione unica con  il medico polivalente né, sarebbe possibile, il furto delle risorse.
Certo, ci vuole un bel coraggio per giustificare e avallare la giustificazione come un “errore” l’attribuzione dei 7,2 milioni quali ulteriori oneri per il convenzionamento dei medici esterni alla voce di bilancio “accertamenti medico legali sui lavoratori pubblici in malattia”.
Lo stesso coraggio bisogna averlo anche per giustificare e avallare la giustificazione di un “ulteriore errore” l’aver inserito nella norma approvata il coinvolgimento diretto del Ministro per la Pubblica Amministrazione nella emanazione dell’atto di indirizzo per la convenzione dei medici esterni. Chissà che cosa ci azzecchi la Pubblica Amministrazione con un rapporto convenzionale libero professionale se non per intervenire sui 50 milioni destinati alle visite fiscali sui dipendenti pubblici!!
E meno male che si invita a tenere in considerazione solo quanto riportato nella norma!!!
Essendo giunti (più corretto forse dire essendo stati portati) ad un punto di non ritorno, l’ultima carta da giocare è inviare una letterina a Babbo Natale chiedendo di far cestinare la convenzione in discussione e proporre un percorso e un testo COMPLETAMENTE diverso che sia in continuità con la disciplina e i compensi vigenti, integrandola con il carico blindato da indirizzare a:
Caro Babbo Natale, c/o il Polo Nord, strada delle renne angolo via degli elfi, snc.
mauro

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