VA’ DOVE TI PORTA L’EMENDAMENTO
Sicuramente non sarà vero, non può essere vero e si tratterà della solita fake…
Sembra, che nel corso di un incontro, sia stato chiarito che le figure professionali dei medici fiscali e quella dei medici esterni, sono sicuramente distinte e con soldi propri.
Questo è assolutamente vero……ma, ad oggi, perché, esaminando i pezzi di carta, come abbiamo avuto modo di riflettere, il percorso avviato con l’approvazione dell’emendamento 55.0.99 e come recita lo stesso, porterà inevitabilmente alla costituzione di due convenzioni aventi gli stessi contenuti.
Il successivo step, avendo due convenzioni sovrapponibili, non potrà che essere un’unica convenzione, obiettivo che solo un amministratore folle potrebbe non perseguire. Dalla convenzione unica alla figura unica, il passo è decisamente breve.
Ma, al di là dell’aspetto procedurale, che è chiaro come l’alba di una giornata di luglio, nessuno vieta che con la convenzione dei medici esterni gli stessi non possano svolgere, pur essendo separati in casa, le attività del Polo Unico come del resto già accade oggi. Hai voglia a scrivere sulla convenzione in discussione che i medici esterni sono inconferibili!!!! Il decreto legislativo 75/2017, come si è più volte ripetuto, non esclude altre categorie di sanitari che svolgano attività del Polo Unico.
L’altra preoccupazione (ma solo per alcuni) riguarda i maggiori oneri per la convenzione dei medici esterni, 7,2 milioni di euro, aggiunti alla voce di spesa “Accertamenti medico legali sui dipendenti pubblici in malattia” subito dissipata da Autorevoli Fonti con la motivazione che si tratta di un “mero errore”, forse colpa di qualche ragioniere distratto e che questo tipo di imprecisioni avvengono di frequente.
A conforto di questa tesi, dalla Fonte è stato portata ad esempio la risorsa per il reddito di cittadinanza. Quindi, sfogliando il Bilancio dello Stato, ci si aspetterebbe di imbattersi in voci di spesa che, pur contenendo le risorse per il reddito di cittadinanza, in realtà riguardano tutte altre poste (es. pensioni, maternità, ecc) e questo non compare.
Sfogliamo il Bilancio riferito al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (quello che contiene il “pasticcio” provocato da quale ragioniere incapace) approvato dal Senato della Repubblica:
3556 SOMMA DA DESTINARE ALL'INPS PER L'ATTIVITA' CONNESSA AL RILASCIO DELLE DICHIARAZIONI ISEE E AL REDDITO DI CITTADINANZA € 35 milioni
2781 FONDO PER IL REDDITO DI CITTADINANZA € 7 miliardi
Sembrerebbe, quindi, che non sia proprio esattamente come si vorrebbe far credere.
Tra l’altro, quello che pilota il tutto, è stato ribadito, è la “Norma” (forse ci si riferiva a quella di Puccini), ma la norma specifica, appunto, che i medici esterni svolgeranno attività medico legale previdenziale e assistenziale. Come la mettiamo?
Come avrebbe raccomandato a Checco Zalone Lino Banfi, nei panni del Senatore rottamato, nel film “Quo vado”, “Non firmare! Il posto fisso è sacro!!”.
mauro