EPPUR SI MUOVE

È stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto legge 17 marzo 2020, n.18 che, all’articolo 44, recita:
Art. 44 (Istituzione del Fondo per il reddito di ultima istanza a favore dei lavoratori danneggiati dal virus COVID-19)
1. Al fine di garantire misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro è istituito, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un Fondo denominato “Fondo per il reddito di ultima istanza” volto a garantire il riconoscimento ai medesimi soggetti di cui al presente comma, di una indennità, nel limite di spesa 300 milioni di euro per l’anno 2020.
2. Con uno o più decreti del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, sono definiti i criteri di priorità e le modalità di attribuzione dell’indennità di cui al comma 1, nonchè la eventuale quota del limite di spesa di cui al comma 1 da destinare, in via eccezionale, in considerazione della situazione di emergenza epidemiologica, al sostegno del reddito dei professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994, n. 509 e 10 febbraio 1996, n. 103.
3. Alla copertura degli oneri previsti dal presente articolo si provvede ai sensi dell’articolo 126.
Questa norma, se convertita in legge, apre un piccolo spiraglio per quanto riguarda il riconoscimento del sussidio al reddito previsto dal Regolamento Enpam per i liberi professionisti, quindi anche per i medici fiscali anche se, come dichiarato dagli Organi dell’Ente, la cifra appare del tutto insufficiente e ci potrebbe essere il rischio solo di un parziale ristoro.
Occorrerà quindi, o che le risorse previste dal decreto legge vengano aumentate, oppure, nel caso fossero insufficiente, che ENPAM venga autorizzato a poter utilizzare le riserve che eccedono i requisiti di legge per poter soddisfare, integralmente, tutte le richieste che perverranno.
Nello stesso tempo, ENPAM dovrebbe deliberare che il sussidio al reddito previsto nel caso di calamità naturali, venga esteso anche ai liberi professionisti che hanno dovuto sospendere l’attività, senza la necessità di essere in quarantena disposta dall’autorità sanitaria, come previsto fino ad oggi.
mauro

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