SMOKE GETS IN YOUR EYES
Alle giuste preoccupazioni su quando si riprenderà l’attività, più di qualcuno risponde sempre con i soliti proclami.
Abbiamo cercato più volte di spiegare, che l’impianto normativo è di una chiarezza che non lascia adito a dubbi: vi è una norma di legge che ha decretato lo stato di emergenza sanitaria il cui termine è previsto il 31 luglio (per ora); vi sono i DPCM attuativi che regolamentano l’attuazione dell’emergenza; vi sono le Direttive emanate dai Ministeri competenti, in particolare quella emanata dalla Funzione Pubblica; vi sono i protocolli stabiliti dal Ministero della Salute, INAIL e Protezione Civile; vi è, infine, il protocollo sulla sicurezza siglato tra INPS e OOSS.
Sulla base del quadro normativo ricordato, l’attività della medicina fiscale non poteva e non può che riprendere, come tutte le attività in presenza, come recita la Direttiva della Funzione Pubblica, gradualmente e con i dovuti accorgimenti, entro la fine dello stato di emergenza.
Se prima non veniva emanato l’ultimo DPCM, non venivano emanate le varie Direttive e siglati i vari protocolli, inutile prendere in giro “Er popolo…” su una ripresa immediata dell’attività, addirittura da aprile grazie alle varie letterine e lenzuolate fatte pervenire alle “persone di cui ci si può fidare”.
Come nella più classica delle tombolate, sono stati tirati fuori i numeri corrispondenti alla presunta data di inizio attività: 11, i zippitti; 17, la sfortuna e, infine, l’ultimo, dato per certo, 22, le carrozzelle.
E speriamo che non esca il 90, la paura, con il rischio che i 60enni restino ancora a casa……
In questo marasma c’è ancora chi continua a giocarellare sulla pelle dei medici fiscali, raccontando che se fosse stata in vigore la convenzione in discussione, non vi sarebbero stati problemi…. Probabilmente esistono varie versioni di questa convenzione perché, quella ritenuta “ufficiale” che è circolata in rete, come abbiamo più volte ricordato e normativamente dimostrato, non avrebbe tutelato proprio nessuno.
L’unico ACN che veramente avrebbe permesso ai medici fiscali di continuare a percepire i compensi nonostante il blocco dell’attività, sarebbe stato quello della Specialistica Ambulatoriale, cd Sumai, ma è stato preso a calci proprio da coloro che oggi continuano a vendere fumo.
Oltre il danno, anche la beffa.
Il Principe avrebbe detto: E io pago!!!”.
mauro