FUSSE CHE FUSSE LA VORTA BBONA
Dopo che il Governo ha respinto per ben due volte di seguito emendamenti a favore dei liberi professionisti, quindi anche dei medici fiscali, riguardanti la possibilità di riconoscere sussidi sostitutivi del reddito (nel caso dei medici fiscali, che hanno visto azzerare completamente il reddito riconoscimento della calamità naturale) nonche la loro detassazione, si ripresenta la possibilità di un intervento normativo con la seguente proposta emendativa presentata dai Senatori Fedeli, Laus e Ferrari del PD che, al comma 3, recita:
3. Gli enti di previdenza di diritto privato, nel rispetto dei princìpi di autonomia di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e di cui al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, e fermo restando gli equilibri finanziari e la stabilità di ciascuna gestione, al fine di fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 possono prevedere, a sostegno del reddito dei liberi professionisti iscritti, l'erogazione di prestazioni socio-assistenziali e di welfare ulteriori rispetto a quelle già previste per l'anno 2020, nonché la riduzione degli obblighi contributivi per i periodi corrispondenti alla sospensione delle attività professionali. Le prestazioni erogate ai sensi del presente articolo non concorrono alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. Agli oneri conseguenti all'attuazione del presente comma, gli enti provvedono mediante utilizzo dei rendimenti netti, cumulati fino a cinque anni, del patrimonio delle singole gestioni, fino a un massimo del 20 percento di suddetti rendimenti."
mauro