CCA NISCIUNO E’ FESSO

 È in corso di discussione, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la bozza dell’atto di indirizzo per la stipula delle convenzioni per i cd medici esterni, a norma degli artt. 458,459 e 460, legge 160/2019.

Ci sono alcuni passaggi, nei primi articoli proposti, che interessano, direttamente o indirettamente, i medici fiscali e che dovrebbero far riflettere.

Più volte si è ricordato che nella ipotesi di accordo in corso di approvazione per i medici fiscali si è “pasticciato”, legando la durata dell’incarico con quella della convenzione,  facendo così perdere il diritto alla conservazione dell’incarico fino ad esaurimento della lista.

Nella bozza di atto di indirizzo per le convenzioni dei cd medici esterni, nonostante questi non siano inseriti nelle liste ad esaurimento, quindi senza alcun diritto alla conservazione dell’incarico, risultano maggiormente tutelati, distinguendo durata incarico da quella della convenzione. Si legge:

“La Convenzione prevede il conferimento di incarichi che cessano al compimento del 70° anno di età. La convenzione ha durata triennale e sarà rinnovata mediante stipula tra INPS ed OOSS rappresentative della categoria, previo Atto di Indirizzo”

A pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si indovina, ripeteva spesso Andreotti.

Proseguendo la lettura della bozza per la stipula delle convenzioni per i medici esterni, si legge:

“Incarichi aggiuntivi a quelli previsti dal comma 458 dell’art. 1 della L. 27 dicembre 2019, n. 160  (invalidità civile)potranno essere conferiti in relazione alle risorse supplementari, derivanti dalle convenzioni stipulate da INPS con le Regioni o da altre fonti per l’assolvimento di ulteriori funzioni di competenza dell’INPS”.

E ancora:

“Se i medici convenzionati saranno adibiti anche ad altre attività in ambito previdenziale, l’esperienza in materia di malattia e inabilità temporanea al lavoro è da considerare utile e valutabile”.

 

Quindi, la bozza dell’atto di indirizzo non esclude che i cd medici esterni possano svolgere attività riguardanti la medicina fiscale, anzi lo presuppone.

 

E fino a qui, nulla di nuovo se non per coloro che hanno creduto che fosse sufficiente, per dormire tranquilli, inserire l’incompatibilità per i medici esterni nella convenzione per i medici fiscali. So ragazzi!!!!

 

Quindi, riassumendo: i medici esterni potranno svolgere anche attività del Polo Unico della medicina fiscale, con risorse aggiuntive rispetto a quelle previste dalla bozza dell’atto di indirizzo derivanti, come si legge nel documento:

 

“Rispondendo alla ratio dell'intervento legislativo, la Convenzione dovrà garantire la corretta distribuzione del personale medico, utilizzando al meglio le risorse a tal fine specificatamente aggiunte, ai sensi dell'art. 1, comma 460 della L. 27 dicembre 2019, n. 160, ai contributi dello Sato a copertura degli oneri derivanti dal trasferimento all’Istituto delle funzioni residuate allo Stato stesso in materia di invalidità civili ai sensi dell’art. 10 del D.L. n. 203/2005 convertito nella legge 238/2005.

 

I contributi dello Stato a copertura degli oneri derivanti dal trasferimento all’Istituto delle funzioni residuate allo stato stesso in materia di invalidità civile ai sensi dell’art.10, DL 203/2005, convertito nella legge 238/2005, ammontano, da come risulta nel bilancio preventivo INPS  per il 2020, a euro 25.100.000,00.

 

Quindi, se ai 25.100.000 sommiamo le risorse aggiunte ai sensi dell’articolo 1, comma 460, legge 27 dicembre 2019, n.160, pari a euro 7.200.000, abbiamo un totale, per il 2021, di euro 32.300.000,00 per 820 medici.

 

Se poi si devono aggiungere, come richiesto da una OS, i contributi previdenziali, formazione, permessi, ecc. INPS ha specificato che bisogna individuare, per questi istituti, risorse aggiuntive a quelle sopra indicate.

 

Resta da scoprire, per coloro che non ci fossero ancora arrivati, da dove verranno prese anche le risorse aggiuntive per svolgere le attività del Polo Unico della medicina fiscale per far quadrare il cerchio.

 

E pensare che qualche premio Nobel per la medicina fiscale aveva accolto, con grande soddisfazione, la bocciatura di un emendamento che blindava le risorse per il Polo Unico.

 

Convenzione medici fiscali fai da te? No disciplina vigente con il carico blindato? Ahi, ahi, ahi, ahi……

mauro

Post popolari in questo blog

DI BENE IN MEGLIO

MIMI’ E COCO’ – ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO

MATEMATICAMENTE SOLATI