REPETITA IUVANT

 Il Governo ha emanato il DDL di Bilancio per il triennio 2021-2023 che dovrà essere approvato dal Parlamento entro il 31 dicembre.

Lo scorso anno, in occasione della entrata in vigore, dal 1 gennaio 2020, della legge di Bilancio, fu pubblicata la notizia, come riportato sulla Gazzetta Ufficiale, che gli oneri aggiuntivi previsti dall’articolo 1, comma 460, legge 160/2019, riguardanti il convenzionamento di 820 medici, pari a euro 7.200.000,00, erano stati aggiunti alle risorse del Polo Unico della medicina fiscale, previste dall’articolo 22, del Dlgs 75/2017.

Ci fu subito, da parte dei soliti Noti, “difensori” dei medici fiscali, anche di fronte alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, una levata di scudi a difesa della norma approvata e furono messe in giro le solite balle del tipo: “Non è vero, parlano quelli che non vogliono la convenzione!”, oppure “Il solito terrorismo”, e via di seguito con lo stesso copione di sempre ripetuto come un disco rotto (d’altronde chi non ha argomenti, non può fare altro che raccontare balle oppure offendere, anche a livello personale, senza portare nessuna prova a conforto delle proprie tesi).

Addirittura, qualcuno ai Piani alti, parlò di mero errore che sarebbe stato subito rettificato, tranquillizzando “Er popolo…….”.

Nel DDL di Bilancio appena approvato dal Governo, nello stato di previsione del Ministero del Lavoro, alla voce “Accertamenti medico legali sulle assenze dei dipendenti pubblici”, leggiamo:

TRASFERIMENTI CORRENTI AD AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE euro 57.200.000,00 per gli anni 2021,2022 e 2023.

E, nei criteri di formulazione delle previsioni, leggiamo:

“In attuazione del d.lgs. n. 75 del 2017, in particolare l`articolo 22, comma 3, e` stato istituito presso l`INPS il Polo unico per le visite fiscali. Conseguentemente, e` stato assegnato a questa Direzione Generale il capitolo di bilancio 4776 (Somme da trasferire all'INPS per gli oneri connessi agli accertamenti medico legali sostenuti dalle amministrazioni pubbliche) il cui stanziamento e` previsto dalla medesima disposizione. La Direzione Generale provvede a trasferire tali somme all'Istituto previdenziale a seguito di rendiconto relativo alle spese sostenute”.

Quindi, per il 2021 e per gli  anni successivi, ai 50 milioni previsti per le visite fiscali sui dipendenti pubblici, sono stati aggiunti euro 7.200.000,00 previsti dall’articolo 1, comma 460, legge 160/2019, per il convenzionamento degli 820 medici esterni.

Sicuramente, come successo lo scorso anno, arriveranno presto le rassicurazioni che si tratta di un mero errore, subito rettificato!!!!!

Sicuramente sarà un altro caso che nella bozza dell’atto di indirizzo in corso di emanazione  per la convenzione dei medici esterni, si legge:

“Incarichi aggiuntivi a quelli previsti dal comma 458 dell’art. 1 della L. 27 dicembre 2019, n. 160 potranno essere conferiti in relazione alle risorse supplementari derivanti dalle convenzioni stipulate da INPS con le Regioni o da altre fonti per l’assolvimento di ulteriori funzioni di competenza dell’INPS”.

 Tra l’altro, la stessa bozza non esclude la possibilità che gli 820 medici svolgano anche attività previdenziali in materia di malattia. Infatti, tra le note, si legge:

 “Se i medici convenzionati saranno adibiti anche ad altre attività in ambito previdenziale, l’esperienza in materia di malattia e inabilità temporanea al lavoro è da considerare utile e valutabile”.

 Questo passaggio è confermato anche dal fatto che tra le cause di incoferibilità e incompatibilità per lo svolgimento delle attività di medico esterno, non è prevista l’attività di medico fiscale. Come dire: se po’ fa, se po’ fa!!!

 È utile ricordare, infine, che nella ipotesi di accordo per la medicina fiscale in corso di approvazione, non sono previsti né la consistenza numerica dei medici fiscali che verranno impiegati, né, tantomeno, la blindatura delle risorse per la sola medicina fiscale.

 La mossa di introdurre nella ipotesi di accordo per la medicina fiscale in corso di approvazione incompatibilità tombali (quelle degli altri, ovviamente) e far decadere i 70enni, non solo non garantirà l’incarico a coloro che resteranno, ma spalancherà anche le porte per mettere le mani sopra le risorse, oggi destinate alle sole visite fiscali.

 

Il Principe avrebbe detto: “Arrangiatevi!!”

mauro

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