90 E 45, AMBO SU TUTTE LE RUOTE

 Bisogna riconoscere che è veramente strano il mondo della medicina fiscale. A seguito della contrazione di visite assegnate in alcune Sedi dall’inizio dell’anno, vengono organizzate raccolte dati e presentate richieste a dir poco curiose.

Lasciando perdere le richieste di arretrati e rivalutazioni monetarie perché l’ipotesi di accordo non è entrata in vigore il 1 febbraio, richieste che si commentano da sole e non necessitano di ulteriori approfondimenti, quello che sorprende è che adesso ci si scandalizzi anche perchè non vengono assegnate 90 e 45 visite al mese.

La disciplina vigente, all’articolo 7, commi 1 e 4, decreto ministeriale 18 aprile 1996, prevede un carico di lavoro, in linea di massima, di 21 visite settimanali, corrispondente a 90 visite al mese, 45 nel caso di disponibilità su una sola fascia, da assegnare in base alle esigenze dell’Ente.

Se si desiderava avere la certezza matematica della assegnazione del carico di lavoro previsto, sarebbe stato sufficiente integrare la disciplina con il cd “carico blindato”.

Il carico blindato, altro non è, che un meccanismo mediante il quale, nel caso in cui per qualsiasi motivo non venga assegnato il numero di visite previsto, al medico viene riconosciuto comunque il compenso mancante corrispondente al numero di visite non assegnate.

Orbene, il Committente si era dimostrato disponibile ad accettare il carico blindato e sarebbe interessante venire a conoscenza di chi e per quale motivo, invece, fosse contrario e, caso mai, oggi, si erge, guarda caso, a difensore dei medici fiscali ai quali non vengono assegnate le visite.

Tra l’altro, furono resi noti, all’epoca dei fatti, anche autorevoli pareri di “parte” che asserivano ci sarebbe stata la contrarietà della Corte dei Conti sul carico blindato (sarebbe interessante sapere cosa ne pensa, oggi, la Corte dei Conti sulla ipotesi di accordo che prevede un costo di oltre 100 milioni di euro a fronte di risorse per 68 milioni. Ma questi sono dettagli!!).

Comunque, questo è quanto.

Naturalmente, sarebbe veramente ridicolo appellarsi alle 90 e 45 visite previste dalla ipotesi di accordo che non è ancora in vigore e che, tra l’altro, per la loro eventuale mancata assegnazione, a differenza del carico blindato, non è previsto nessun importo compensativo.

Appare curioso, diciamo così, inoltre, che le 90 e 45 visite indicate nella ipotesi di accordo, fermo restando che occorre garantire la disponibilità in ciascun mese dell’anno, come recita l’articolo 21, a differenza della disciplina vigente, non sono riportate sotto il titolo “carico di lavoro” (da non confondere con il numero di riferimento previsto dall’articolo 20), bensì tra i compensi.

Così come non è proprio chiaro se l’indennità di disponibilità, prevista dalla ipotesi di accordo, una volta garantita la disponibilità tombale mensile, spetti a prescindere, anche nel caso in cui non vengano assegnate le visite.

Il Principe avrebbe detto: “Ma mi faccia il piacere!!”.

mauro

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