ANTANI, COME SE FOSSE ANTANI, ANCHE PER GLI ARRETRATI LA SUPERCAZZOLA …….
Ultimamente
capita di leggere delle notizie favolose. Sembra che i medici fiscali, non
appena entrerà in vigore l’ipotesi di accordo, avranno diritto a
ricevere gli arretrati a far data dall’ultimo trimestre del 2017.
Ovviamente,
l’applicazione del contenuto dell’ipotesi di accordo deve essere integrale. Non
è che si possa scegliere quale parte far decorrere dal 2017 e quale no.
Cerchiamo,
in base a dati reali, di calcolare l’entità di questi “arretrati”:
l’articolo
20 della ipotesi di accordo, stabilisce il numero di riferimento delle visite,
in 3 per fascia. Essendo le fasce mensili n.49, va da sé che
il numero di visite totali nel mese, sarà di 147.
Se
moltiplichiamo questo numero per l’importo a visita, pari a euro 25,00,
abbiamo euro 3.675,00, aggiungiamo, poi, l’importo previsto
per la disponibilità mensile, pari a euro 2.489,75.
Tiriamo
le somme e abbiamo un totale mensile di euro 6.164,75.
Se
lo stesso numero di visite, 147, lo moltiplichiamo per il compenso
attuale fermo al 2008, che è di euro 52,00 (41,67+11,00 media tra 6,10 e 15), abbiamo un
totale di euro 7.644,00.
La
differenza mensile tra il compenso calcolato in base all’ipotesi di accordo e
quello calcolato in base alla disciplina vigente, è di euro 1.479,25.
Moltiplichiamo
questo importo per il numero di mesi da ottobre 2017, cioè da quando dovrebbero
decorrere, a febbraio 2021, pari a 41 mesi, abbiamo un totale di euro 60.649,25.
Quindi,
gli arretrati da ottobre 2017 a febbraio 2021, ammonterebbero a euro 60.649,25.
L’unico
problemino per i medici fiscali, è che non sono arretrati a “credito”, ma a “debito”, sperando almeno che l’importo da
restituire possa venire saldato in comode rate mensili.
Il
Principe avrebbe detto: “E io pago! E io pago!!”
mauro