CALIFORNIA DREAMING
Da diversi ambienti, sembra che ci si agiti per la mancata entrata in vigore, dal 1 febbraio, della ipotesi di accordo grazie alla quale, secondo alcuni, avrebbe risolto il problema della diminuzione dei carichi di lavoro, in alcune sedi, che si protrae dal mese di gennaio.
Come più volte ricordato, il termine di entrata in vigore previsto dalla stessa ipotesi di accordo, mancando le clausole di salvaguardia, è un termine assolutamente di tipo ordinatorio e non perentorio.
È strano che nessuno, invece, si preoccupi del budget il quale non ha subito un incremento, anzi, dopo lo spacchettamento dei 50 milioni di euro, tra visite d’ufficio e quelle richieste dai datori pubblici, in questo periodo quasi del tutto assenti come quelle dei datori privati, nonche la commistione con le risorse destinate agli 820 medici da convenzionare, pari a 7,2 milioni di euro, qualche problemino sembra stia venendo alla luce.
Ammesso che il budget sia sempre il medesimo, senza subire diminuzioni, sarebbe curioso e interessante conoscere come sia possibile che in una sede, dove da gennaio si effettuano 30/40 visite, magicamente, con la entrata in vigore della ipotesi di accorso, le visite diventino almeno 90 oltre il fisso mensile di euro 2.459,85!!! Soltanto il Figlio di un Falegname è stato in grado di moltiplicare pani e pesci!!
Almeno che, qualcuno, non abbia pensato che eliminando indiscriminatamente colleghi che di colpo sono stati fatti diventare incompatibili, fermo restando che questi dovrebbero andarsene senza fiatare oppure rifiutare l’acn della medicina fiscale a prescindere, e scaricato i 70enni, restino i denari in abbondanza per spartirsi la torta.
Ma, anche in questo caso, mai fare i conti senza l’oste in quanto qualche problemino potrebbe nascere perché, l’ipotesi di accordo, a differenza della disciplina vigente, non stabilisce quale deve essere la consistenza numerica dei medici che effettivamente devono lavorare.
Forse è sfuggito che un conto è l’accesso diretto all’ACN, altro è svolgere effettivamente l’attività. O forse si pensa che basti essere inserito nella (ex) lista ad esaurimento, transitare nell’ACN, avere diritto alla indennità fissa mensile e passare i pomeriggi a guardate Sky sport? Ma mi faccia il piacere!!
Se in una sede, dopo la “scrematura” o il calcio di dietro, a seconda dei punti di vista, resteranno, ad insindacabile giudizio del Committente, “troppi” medici, qualcuno dovrà starsene seduto in panchina o fare le valigie per altri lidi.
Invece, nelle sedi che dovessero risultare sguarnite, il problema non sussisterebbe perché, grazie a quanto previsto dall’atto di indirizzo per il convenzionamento degli 820 medici, anche quest’ultimi potranno svolgere i compiti di medicina legale, caso mai incrementando le visite fiscali ambulatoriali, normativamente previste.
E i medici fiscali, della ormai (ex) lista ad esaurimento, avendo perso, a causa della entrata in vigore della ipotesi di accordo, anche la priorità, farebbero la fine dell’incauto ortolano.
Naturalmente, chi avrà la peggio a causa di questa rivoluzione o involuzione, a seconda delle opinioni, saranno coloro che svolgono esclusivamente l’attività di medico fiscale, non hanno rendite mensili sicure, non hanno un coniuge bene allocato oppure svolgono una proficua libera professione e possono permettersi anche di lavorare su una sola fascia.
Il Principe avrebbe detto: “Alla faccia del bicarbonato di sodio!!”.
mauro