LA PUFFETTA, IL PUFFO INVENTORE E IL GRANDE PUFFO
Come si ricorderà, lo scorso anno, la Commissione Bilancio della Camera aveva respinto, con grande soddisfazione nel mondo dei Puffi, un emendamento il cui fine era quello di escludere dalle attività che svolgeranno gli 820 medici da convenzionare, gli accertamenti medico legali sulla malattia e blindare le risorse del Polo Unico.
In questi giorni, come già anticipato, è stato emanato il decreto interministeriale che contiene l’atto di indirizzo per la stipula delle convenzioni degli 820 medici, previsto dall’articolo 1, comma 459, legge 160/2019
L’atto di indirizzo, all’articolo 5, recante “Disciplina del rapporto convenzionale”, recita:
“Le convenzioni, stipulate dall’INPS e dalle organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative, dovranno prevedere che l’attività convenzionale potrà riguardare tutti gli adempimenti medico legali di competenza istituzionale dell’INPS”
Non vi è alcun dubbio, ovviamente, oppure se qualcuno lo dovesse avere basta leggersi quali sono gli adempimenti medico legali di competenza istituzionale dell’Istituto, che gli 820 medici potranno svolgere anche le attività della medicina fiscale.
Tra l’altro, sia il Ministero del Lavoro che INPS, avevano chiaramente indicato che se gli 820 medici da convenzionare avessero svolto anche le attività riguardanti l’inabilità temporanea, sarebbe stato valutato anche il punteggio del servizio prestato come medico fiscale. E così è stato.
Del resto, i medici fiscali, con l’entrata in vigore della ipotesi di accordo che prevede la costituzione di un unico calderone, perderanno, tra le varie tutele, anche la priorità per lo svolgimento degli accertamenti medico legali che fino ad oggi ha consentito la continuità e la priorità del servizio.
Inoltre, sempre come recita l’ipotesi di accordo, anche l’attività ambulatoriale che potranno svolgere i medici fiscali, che riguarderà solo le visite agli assenti, con esclusione, quindi, delle visite fiscali ambulatoriali e di tutta l’attività istruttoria, cioè il 99% dell’attività, è solo una mera possibilità e non un compito prioritario, né tantomeno esclusivo.
L’ultimo aspetto, per così dire “puffesco”, è che basta mettere a confronto l’atto di indirizzo per la stipula della convenzione per la medicina fiscale con quello per la stipula degli 820 medici, per notare una interessante differenza.
Mentre l’atto di indirizzo per la convenzione della medicina fiscale prevede che i medici fiscali da convenzionare svolgeranno esclusivamente gli accertamenti medico legali sui lavoratori assenti per malattia, quello per la convenzione degli 820 medici, come sopra ricordato, prevede l’impiego di questi sanitari a 360°.
Inutile ricordare, infine, che l’incompatibilità per i medici esterni prevista dalla ipotesi di accordo, alla luce della normativa sopra ricordata, non produrrà alcuna efficacia.
Se fosse rimasta, invece, la disciplina vigente con priorità e lista ad esaurimento pienamente operative, tante manipolazioni non si sarebbero potute facilmente attuare.
Chissà se nel mondo dei Puffi ci sarà ancora soddisfazione per la decisione della Commissione Bilancio…..
Il Principe avrebbe detto: “Nojo vulevan savuar…..”
mauro