E’ LA SOMMA CHE FA IL TOTALE

 È stato presentato il fabbisogno del personale medico dell’Istituto. Per il 2021, è prevista l’assunzione di 364 medici di primo livello e, nel 2022 e 2023, ulteriori assunzioni.

Dai comunicati sindacali risulta che sia stata richiesta all’Ente la possibilità di riservare una consistente quota di assunzioni ai medici convenzionati esterni.

A questo punto, almeno che non vi saranno ripensamenti, risulta altamente improbabile che la totale consistenza numerica dei sanitari, compresi i medici fiscali, possa raggiungere la cifra di oltre 3500 unità (ca 1200 medici di ruolo, 820 da convenzionare, 1000 medici fiscali oltre i medici di II livello) rispetto a 1800 pubblicamente e ufficialmente dichiarata dal Presidente al Parlamento.

È bene ricordare che sia la legge 160/2019 che il successivo atto di indirizzo per il convenzionamento degli 820 medici esterni, prevedono che gli stessi svolgeranno anche altre attività di medicina legale oltre l’invalidità civile.

Ed è bene ricordare, inoltre, che gli ulteriori oneri per il convenzionamento degli 820 medici, pari a euro 7,2 milioni, sono stati sommati ai 50 milioni di euro previsti per le visite fiscali ai dipendenti pubblici.

A questo si aggiunga che l’ipotesi accordo per la medicina fiscale, alla faccia del Parlamento, prevede il superamento della priorità e il depotenziamento della lista ad esaurimento.

Non solo, ma in barba al dlgs 75/2017, è stata “smorzata” anche la priorità per lo svolgimento delle attività ambulatoriali inerenti agli accertamenti medico legali, limitando l’azione dei medici fiscali alle sole visite agli assenti e solo a discrezione del Responsabile.

Anche se qualche burlone continua a vendere che l’accordo per la medicina fiscale verrà pubblicato addirittura sulla Gazzetta Ufficiale, vista “l’importanza e la natura” del documento, è bene ricordare che lo stesso altro non è che una scrittura privata, tanto è vero che non interessa neanche ai Ministeri vigilanti.

Oggi i medici fiscali sono tenuti in vita da una robusta e inattaccabile normativa superata la quale, ogni scenario sarà possibile.

Del resto, è stata manifestata forte contrarietà sia alla normativa attuale integrata con il carico blindato che alla possibilità di estendere ai medici fiscali il contenuto dell’ACN per la specialistica ambulatoriale.

E, come se non bastasse, la contrarietà è stata espressa anche all’emendamento che prevedeva l’inserimento in ruolo dei medici fiscali.

Più di così, sarebbero state umanamente impossibili ulteriori contrarietà.

mauro

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