CHI HA PAURA DEL CARICO BLINDATO?

 Avevamo anticipato, non appena entrata in vigore la legge 160/2019 recante, tra l’altro, il convenzionamento di 820 medici, quali sarebbero state le finalità della ipotesi di accordo in corso di approvazione. Non perché si è più bravi ma, semplicemente, perché bastava leggere (e capire) le norme.


La Nota di questi giorni della FNOMCEO, che non ha fatto altro che confermare quanto già anticipato su queste pagine, vista l’autorevolezza della Fonte, si spera possa far ripensare il posizionamento sulla strategia da percorrere a tutela dei medici fiscali.


Le strade da seguire erano semplicemente due: la specialistica ambulatoriale o, nel caso si volesse restare con un rapporto libero professionale, recepire nella convenzione la vigente disciplina integrandola con il carico blindato.


Contro il carico blindato, poi, che sarebbe stata la strada tecnicamente più semplice, è stata condotta una campagna di disinformazione ricorrendo prevalentemente alle fake news.


Cerchiamo di ricordare quali sarebbero stati, invece, i vantaggi:


il rapporto sarebbe stato regolato comunque da una convenzione, perché questo prevede il Dlgs 75/2017 (anche l’attuale rapporto è una convenzione). Al contrario, si è sempre sostenuto che coloro che volevano il carico blindato non desideravano una convenzione!!!;


mantenimento degli attuali compensi e rimborsi spese con possibilità di aggiornamento in base agli indici ISTAT;


90 visite (minimo) garantite per tutti. Nel caso di mancata assegnazione, per qualsiasi motivo, riconoscimento del corrispondente importo;


compenso mensile di ca 5.000,00 euro, con possibilità di applicazione del regime della flat tax;


conservazione dell’incarico fino alla permanenza nella lista ad esaurimento;


priorità nello svolgimento del servizio;


inamovibilità territoriale;


tutte le tutele già previste (indennizzo malattia e infortunio dal 31° giorno, gravidanza, adozione e affidamento, gravidanza a rischio, ecc);


possibilità di poter sottoscrivere una polizza per la copertura dei primi 30 giorni di malattia/infortunio;


mantenimento dell’attuale consistenza numerica dei sanitari;


blindatura assoluta delle risorse destinate alla sola medicina fiscale;


prioritario svolgimento delle attività ambulatoriali perché previste dal Dlgs 75/2017;


conservazione dell’incarico anche per i post 2007 e garanzia della loro priorità rispetto a nuovi successivi inserimenti nelle liste;


mantenimento dell’attuale Fondo di previdenza – quota B;


mantenimento delle attuali incompatibilità e vincoli.


Il Principe avrebbe detto: “Ma mi faccia il piacere, si informi!!”


mauro

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