CHI SIETE? COSA FATE? DOVE ANDATE? UN FIORINO
In tutti gli approfondimenti pubblicati, sono riportati gli estremi della documentazione ufficiale (leggi, decreti, circolari, atti, ecc..) in maniera tale che chiunque può consultare e verificare se quanto viene rappresentato risponde al vero.
Ognuno, poi, è libero di credere ai Manovratori di turno oppure alla documentazione ufficiale, ci mancherebbe altro. Non è che assegnare patenti di pessimista, catastrofista o, addirittura, terrorista, possa far modificare la realtà dei pezzi di carta ufficiali a proprio piacimento.
Ad esempio, come è stato riportato che la convenzione dei medici fiscali è da riferimento per quella dei medici esterni, non è una trovata del momento, ma è quanto previsto dalla legge 160/2019 e dall’atto di indirizzo per le convenzioni degli 820 sanitari, confermato anche dalla FNOMCEO.
Se questo significa essere in mala fede, allora lo sono anche i Ministri che hanno emanato l’atto di indirizzo sentita la FNOMCEO, i Parlamentari che avevano presentato l’emendamento accolto poi dal Parlamento nella legge 160/2019 e tutti coloro che hanno predicato per anni che medici fiscali e medici esterni sono uniti da un unico destino.
Va da sé, ovviamente, che se la convenzione dei medici fiscali avesse recepito la disciplina vigente con il carico blindato, sarebbe stata di ostacolo per la convenzione degli 820 medici esterni. Questo è pacifico, non è che occorra chissà quale mente eccelsa per capirlo oppure significa essere in mala fede.
Se viene riportata la notizia che il ministro Renato Brunetta ha presentato ufficialmente la sua riforma che prevede incarichi professionali a tempo e severe valutazioni comparative dei curricula, significa essere esageratamente pessimisti?
Forse si dimentica che dal 2007, i medici fiscali attuali avrebbero dovuto cambiare mestiere ……. Salvati al fotofinish prima della firma del decreto “Golino” (ore 22,30 in via Flavia al Ministero del Lavoro) e tenuti in vita artificialmente nel 2013, con il blocca liste e priorità.
Era fare terrorismo spiegare 2 anni fa che l’ipotesi di accordo, in base alla normativa vigente, non poteva essere a tempo indeterminato come poi Ministeri e Collegio hanno confermato e che i medici fiscali della lista ad esaurimento sarebbero stati penalizzati?
Ricordato ciò, andiamo avanti con un altro approfondimento pessimista, terrorista e sicuramente, per alcuni, in mala fede.
La proposta di convenzione per i medici esterni presentata dal Committente prevede, all’articolo 17 (compensi), comma 2:
“2. Il predetto compenso orario è da considerarsi al netto degli oneri riflessi a carico dell’Inps e al lordo degli oneri previdenziali e fiscali del medico convenzionato”.
Tale precisazione, importante per la saccoccia, non risulta essere presente nella ipotesi di accordo per la medicina fiscale, facendo (malignamente, direbbe qualcuno) pensare che il compenso per i medici fiscali è al lordo anche degli oneri riflessi a carico INPS.
Sarà stato un refuso? Una dimenticanza? Oppure bisogna considerare il lordo complessivo?
Il MEF, nel parere che ha rilasciato, ha specificato quanto segue:
“Ciò posto, va considerato che gli accertamenti medico legali che il personale in questione è chiamato a svolgere devono comunque essere assicurati all’interno della cornice finanziaria normativamente prevista come definita dal citato Dlgs 75/2017”
In parole povere, tutti gli oneri (quindi anche quelli riflessi a carico INPS?) per il convenzionamento dei medici fiscali devono essere assicurati all’interno della cornice finanziaria prevista dal Dlgs 75/2017, cioè 50 milioni di euro l’anno.
Ognuno, pallottoliere alla mano, provi a verificare quanto gli rimarrebbe in tasca dei 2.489,75 di indennità fissa mensile e dei 25 euro a visita una volta sottratti tutti gli oneri a carico del medico e dell’INPS dopo aver garantito la disponibilità fino a 7 giorni su 7 per 8/9 ore ogni giorno scarrozzando su tutto il territorio provinciale.
Infine, se non si potrà neanche optare per il regime forfetario,(si spera che i responsabili abbiano presentato un interpello all'Agenzia delle Entrate e ricevuto la risposta ufficiale) dato che l’ipotesi di accordo prevede istituti estranei alla libera professione, è consigliabile, soprattutto per la salute, visto l’importo che verrà percepito, presentare richiesta per il reddito di cittadinanza.
Il Principe avrebbe detto: “E’ la somma che fa il totale!!”.
mauro