GIOCHI DI PAROLE
In molti, soprattutto i Colonnelli e i loro sottoposti, continuamente si affaticano a far credere ar popolo…….. che l’ipotesi in corso di approvazione tuteli efficacemente i medici fiscali rispetto alla disciplina vigente integrata con il carico blindato.
Per carità, ognuno è libero di credere a tutto ciò che gli viene raccontato, ci mancherebbe altro ma, nonostante tutto, con la santa pazienza, cerchiamo di ricostruire il percorso normativo sperando in un’attenta lettura. Dopo di che, non resterà che illustrare il percorso con dei disegnini.
L’articolo 18 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n.75, ha aggiunto, al decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, articolo 55 septies, il comma 2 bis, che recita: “Il rapporto tra l’INPS e i medici di medicina fiscale è disciplinato da apposite convenzioni, stipulate dall’INPS con le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative. L’atto di indirizzo per la stipula delle convenzioni è adottato con decreto del Ministro del Lavoro……….”.
Quindi, questo significa che il rapporto tra inps e medici fiscali, qualunque esso sia, non potrà che essere disciplinato da una convenzione.
Si è sempre ricordato che, al fine di tutelare i sacrosanti diritti acquisiti dai medici inseriti nella lista ad esaurimento, l’unica strada da seguire era ed è quella che la convenzione da stipulare prevista dalla normativa ricordata, recepisse integralmente la disciplina vigente, ivi compresi, ovviamente, i compensi ancorche fermi al 2008.
Tale percorso, inoltre, è garantito anche dall’atto di indirizzo emanato con il decreto ministeriale 2 agosto 2017, che recita: “E’ fatta salva la volontà delle parti di prevedere un rapporto convenzionale anche a prestazione, con conseguente indicazione delle tariffe…….”
Quindi, tra l’ipotesi di accordo in corso di approvazione che è una convenzione e il rapporto convenzionale a prestazione, NON VI E’ ALCUNA DIFFERENZA, se è tutelante il primo, come alcuni affermano, lo deve essere anche il secondo, altrimenti si mente sapendo di mentire oppure vi è una palese auto contraddizione.
Però, e qui casca l’asino, sul ppvv, come avrebbe detto il Principe nel film “I due marescialli”, se la convenzione per i medici fiscali, come affermato anche dalla FNOMCEO, ha lo scopo di essere da riferimento per quella dei medici esterni, così come prevede la legge 160/2019 e l’atto di indirizzo per il convenzionamento degli 820 sanitari, ovviamente la reiterazione della disciplina vigente integrata con il carico blindato, che tutelerebbe i soli medici fiscali della lista ad esaurimento, sarebbe da intralcio.
E da qui tutta una serie di sproloqui a ruota libera contro il carico blindato e la reiterazione della disciplina vigente.
Scomodiamo il bravo Renzo Arbore che avrebbe detto: “Non capisco, ma mi adeguo”.
mauro