TE LE DO IO LE ATTIVITA’ AMBULATORIALI!!

 


Abbiamo più volte illustrato, in questi anni, quale sarebbe stata l’organizzazione del Polo Unico sulla base della risposta, da parte dell’allora Sottosegretario di Stato, Onle Rughetti, ad una interrogazione parlamentare presentata dall’Onle Murer.


Il Sottosegretario, riferì al Parlamento che il Polo Unico avrebbe previsto due gruppi di medici: i medici fiscali, per le visite domiciliari e i cd medici esterni per tutte le attività ambulatoriali.


A seguito di questa risposta, fu esercitata una pressione affinche il decreto legislativo 75/2017 prevedesse la priorità, per i medici delle liste ad esaurimento, anche per le attività ambulatoriali in modo da “blindare” tutti i 50 milioni per i soli medici fiscali.


Fu anche proposto, tra l’altro, di inserire esplicitamente, tra le attività ambulatoriali, anche l’istruttoria, ma non fu possibile per l’opposizione in alcuni ambienti “amici” dei medici fiscali.


Si sa, fatta la legge, trovato l’inganno che si è materializzato con l’ipotesi di accordo in corso di approvazione.


Infatti, contrariamente a quanto previsto dal decreto legislativo e dall’atto di indirizzo, dove è chiaramente indicato che l’attività ambulatoriale viene svolta prioritariamente dai medici inseriti nelle liste ad esaurimento e senza limitazioni o condizionamenti, l’ipotesi di accordo, all’articolo 2, comma 2 e all’art.12, comma 3, prevede che il medico PUO’ essere convocato dal Responsabile e che l’attività riguarda solo gli assenti a visita domiciliare.


Tra l’altro, sia la legge 160/2019 che l’atto di indirizzo per il convenzionamento degli 820 medici, prevedono che gli stessi svolgeranno le attività medico legali istituzionali dell’istituto (quindi anche quelle del Polo Unico).


Qualcuno si è accorto adesso (meglio tardi che mai. Noi lo avevamo segnalato da tempo) di una delle tante sòle per i medici fiscali riportata nella ipotesi di accordo e prova, a tempo scaduto, a chiedere modifiche incontrando, però, anche la contrarietà dei soliti Noti “amici” dei medici fiscali.


Riproponiamo l’articolato come dovrebbe essere scritto. Hai visto mai che qualche compagno di merende lo volesse proporre:


3.Il medico fiscale presta la propria opera in tutte le attività ambulatoriali inerenti alle funzioni sugli accertamenti medico legali sui lavoratori assenti per malattia, ivi compresa l’attività istruttoria, sulla base di un calendario di disponibilità e nelle modalità che verranno fornite dall’INPS. Tale attività, così come previsto dal decreto legislativo 75/2017 e dall’atto di indirizzo, viene svolta prioritariamente dai medici inseriti nelle liste ad esaurimento.


Con ca 500 medici che, con l’entrata in vigore della ipotesi di accordo decadranno automaticamente dall’incarico, sia per incompatibilità che per raggiunti limiti di età, non ci vuole un grande genio per capire quali altri medici convenzionati svolgeranno le attività ambulatoriali e, soprattutto, dove finirà un tesoretto di ca 25 milioni di euro risparmiati con le cessazioni forzate.


Appare ovvio che qualcuno non sia favorevole.


Il Principe avrebbe detto: “Alla faccia del bicarbonato di sodio!!”


mauro

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