VENGHINO SIGNORI, VENGHINO NON C’E’ TRUCCO E NON C’E’ INGANNO.
Dopo
gli imbonitori di professione, i “Ghe pensi mi”, i rappresentanti per caso e
gli arrampicatori sindacali, è la volta degli aspiranti illusionisti.
Ogni
volta ricordiamo che tutti gli approfondimenti, le notizie e le discussioni
pubblicate su questo blog, vengono realizzati sulla base di documenti ufficiali
in modo che chiunque possa controllare la veridicità di quanto affermato.
Girano
in rete, invece, confronti tra i
compensi che verrebbero percepiti con l’entrata in vigore della ipotesi di
accordo in corso di approvazione e quelli previsti dalla disciplina vigente,
basati, però, non su dati scientifici,
ma facendo ricorso a trucchi da baraccone di luna park.
Proponendo
tali confronti, non solo viene affermato che il compenso mensile aumenterà con l’ipotesi di accordo, ma ci sarà un
incarico più stabile (sarebbe curioso conoscere a quale ipotesi di accordo si fa
riferimento!!!).
Sulla
stabilità dell’incarico che verrebbe prospettata con l’ipotesi di accordo,
l’argomento è stato sviscerato in ogni suo aspetto e continuare ad insistere
l’impossibile, significa farsi del male
da soli e, soprattutto, farlo agli altri 999 medici fiscali..
Per
quanto riguarda il compenso previsto dalla disciplina vigente, gli aspiranti illusionisti prendono come
importo di riferimento, euro 52,00 a visita sostenendo che tale importo
comprende il compenso della visita, euro 41,67, la quota fissa e il rimborso
spese carburante, definendolo “onnicomprensivo”.
Il
decreto ministeriale 8 maggio 2008,
pubblicato sulla G.U. del 7 luglio 2008, n.157, all’articolo 3, comma 1,
chiarisce che il compenso è costituito dall’importo della visita + la quota
fissa in proporzione alla distanza (euro 11 ottenuto come media tra 6, 10 e 15
euro) + rimborso spese carburante.
Quindi, il compenso a visita è di euro
52,00 + rimborso spese carburante e non euro 52,00 comprensivo del rimborso
spese carburante.
I Furbastri, per fare credere che il
compenso previsto dalla ipotesi di accordo sia maggiore, aggiungono il rimborso
spese carburante, mentre lo fanno sparire (altrimenti, che illusionisti
sarebbero), per quanto riguarda il compenso previsto dalla vigente disciplina.
Ma
gli aspiranti illusionisti non si fermano qui, perché fanno anche credere al pubblico pagante che il confronto tra i
due compensi viene addirittura proposto alla “pari”.
Invece, il compenso previsto dalla
ipotesi di accordo è aggiornato al 3 dicembre 2021, mentre, quello stabilito
dalla disciplina vigente, risale al 2008, dimenticando di aggiornarlo.
Ma il bello è che, sebbene gli
illusionisti facciano riferimento ai compensi del 2008 il confronto non esiste,
essendo quello previsto dalla disciplina vigente largamente superiore.
Infine,
gli aspiranti illusionisti continuano ad insistere sull’onere del contributo
previdenziale che, con la disciplina vigente sarebbe superiore a quello
previsto dalla ipotesi di accordo.
Su questo argomento, essendo inutile
ripetersi e riproporre noiosi conteggi, si rimanda a precedenti post per
verificare di quanto e come incide realmente il contributo previdenziale sui
compensi.
Ormai
non siamo alla frutta, ma all’ammazzacaffè.
Il
Principe avrebbe detto: “E’ la somma che fa il totale!!”.
mauro