VUOI TORNARE A CASA? PAGA
La
vigente disciplina prevede, all’art.3, comma 1, decreto ministeriale 8 maggio
2008, oltre la quota fissa di 6, 10 e 15 euro in base alla distanza, anche ” il rimborso del costo medio del prezzo di
1/5 di litro di benzina o diesel per i chilometri
percorsi dall’abitazione del medico a quella del lavoratore e ritorno”.
L’ipotesi
di accordo in corso di approvazione, invece, oltre ad aver eliminato la quota
fissa di 6, 10 e 15 euro ha dimezzato
anche il rimborso del costo del prezzo di 1/5 di litro di benzina o diesel.
Pacco completo.
Recita
l’ipotesi di accordo definitiva, all’art. 21, comma 5:
5. Per
i percorsi effettuati per l’esecuzione di tutte le visite mediche domiciliari
sono inoltre dovuti al medico, a titolo di indennizzo per i costi di carburante
e l’usura del mezzo, rimborsi nella misura di un quinto del costo di un litro
di benzina per chilometro percorso, come rilevato sul sito web ufficiale
dell’ACI. I percorsi da prendere in
considerazione, per recarsi al domicilio dei lavoratori da sottoporre a visita
domiciliare, sono misurati a partire dalla residenza del medico”
In soldoni, risulta eliminato il rimborso per il viaggio di ritorno, oggi previsto, e non verranno più conteggiati, quindi
rimborsati, i chilometri percorsi dall’abitazione del lavoratore per il rientro
a casa.
E’ bene ricordare, inoltre, che le Parti
firmatarie della ipotesi di accordo hanno stabilito che la convenzione si pone, tra gli altri, l’obiettivo di “utilizzare al meglio le risorse finanziarie specificamente assegnate
dalla legge e ridurre i costi, anche in ragione di una ottimale dislocazione
dei medici fiscali e del contenimento
dei rimborsi e delle indennità chilometriche”.
Obiettivo
più che raggiunto!!! Il ritorno alla propria abitazione sarà a carico del
medico.
Infine, è da sottolineare che in base alla
disciplina vigente, è il medico che
decide, in completa autonomia, il percorso da effettuare, come confermato anche
da alcune sentenze.
Se questa autonomia decisionale nello
stabilire il percorso da effettuare non dovesse venire confermata a causa della
ridotta (o annullata, in alcuni casi) autonomia professionale del medico da
parte della nuova convenzione, al danno
si aggiungerebbe anche la beffa.
Infatti, se dovesse essere il buon SAVIO a
stabilire rigidamente il percorso da seguire, potrebbe accadere che l’ultima
visita da effettuare sia proprio quella
più lontana dalla residenza del medico.
Inoltre,
per quanto riguarda le visite effettuate nello stesso comune dove si trovano
sia l’abitazione del medico che quelle dei lavoratori, ci sarà da ridere (si fa
per dire).
In base alla disciplina vigente, al medico
che effettua le 4 visite nello stesso comune spettano € 24,00, con l’entrata in vigore della ipotesi di
accordo, a quanto ammonterà, se sarà previsto, il rimborso?
Si calcoleranno i metri e i centimetri,
soprattutto nelle medie e piccole realtà? Oppure, per problemi di natura fiscale
legati alla tassazione, per le visite effettuate nello stesso comune non verrà previsto il rimborso spese
carburante?
Il Principe avrebbe detto: “E io pago! E io
pago!”
mauro