INUTILE CHIUDERE LA STALLA DOPO CHE I BUOI SONO SCAPPATI
Sembra
giri voce, ma sicuramente non sarà vero, che si voglia aprire un tavolo di trattativa per scrivere, di comune
accordo tra le Parti, norme attuative delle disposizioni contenute nella Convenzione
in corso di approvazione.
L’ipotesi
di accordo in corso di approvazione, non
prevede né presuppone, nessun tavolo di trattativa per quanto riguarda
l’emanazione di disposizioni attuative.
Nella
ipotesi di accordo, è solo presente una
mera dichiarazione congiunta, che recita:
“Le Parti convengono sulla necessità
che, qualora dovesse emergere la
necessità di disposizioni attuative di dettaglio del presente Accordo, tali
disposizioni saranno concordate tra le Parti stesse”.
Quindi,
dal tenore letterale della dichiarazione, appare sufficientemente chiaro che non è previsto nessun tavolo di trattativa,
ma esclusivamente l’emanazione concordata tra le Parti di eventuali disposizioni
attuative di dettaglio, solo a condizione che dovesse emergere tale
necessità.
Questo
perché, un’eventuale apertura di un
tavolo di trattativa, significherebbe apportare variazioni alle norme
contrattuali in vigore, con tutte le criticità e i risvolti che è facilmente
immaginare.
Ovviamente,
tra le disposizioni attuative delle norme contenute nella ipotesi accordo, non rientrano gli addendum previsti dall’art.2, comma 4, che riguardano ben altri
argomenti.
Almeno
che, il voler chiedere l’apertura di un tavolo di trattativa, non nasconda, invece,l’intenzione di
rivedere alcuni svarioni, venuti alla luce magari rileggendo il testo con
maggiore attenzione.
Purtroppo,
però, è bene farsene una ragione.
E’
fin troppo chiaro che le disposizioni, circolari, messaggi, istruzioni
operative e linee guida sono di
competenza dell’Istituto.
Infine,
nel caso in cui si dovesse aprire un tavolo
di trattativa, questo non potrebbe essere certamente riservato alle sole
Parti che hanno sottoscritto l’Accordo.
Il
Principe avrebbe detto: “Ma mi faccia il piacere, si informi!!”
mauro