E LE CHIAMANO TUTELE
Come già anticipato ca 2 anni fa, ricevendo la solita e
abbondante dose di insulti, il cambiamento del calcolo della indennità di
malattia/infortunio stabilito dalla ipotesi di accordo che prevede l’iscrizione
obbligatoria dei medici fiscali al Fondo della Medicina convenzionata mmg, rispetto alla disciplina vigente con
iscrizione al Fondo B della Libera Professione, avrebbe comportato una perdita
economica per i medici fiscali.
A darne notizia, oggi, è la stampa specializzata:
Nell’imminenza dell’accesso al Fondo Enpam delle due
nuove categorie dei
medici fiscali Inps e dei medici delle commissioni per l’invalidità civile,
sempre in ambito Inps, i Comitati
Consultivi hanno inoltre stabilito che, in tema di malattia, a questi nuovi
iscritti si applicheranno le norme della gestione di medicina generale (cioè
indennità giornaliera pari ad 1/30 del 62,5% del compenso medio mensile”.
Ricordando,
caso mai qualcuno lo avesse dimenticato, che l’indennità decorre dal 31° giorno di malattia/infortunio e non dal primo giorno
come qualche premio Nobel per la medicina fiscale andava farneticando,
rivediamo le differenze:
fisso
mensile, € 2.489,65 + 90 vmcd, pari a € 2.250,00 = € 4.739,65 al mese
applicando
le regole previste dall’ACN, uguali a quelle per i mmg, avremo:
4.739,65
x 62,5%:30= €
98,74 al giorno
Con
la disciplina attuale, applicando le regole del Fondo B Libera Professione,
avremmo avuto, invece:
€
4.739,65x12= € 56.875,8x80%:365= €
124,65 al giorno
Differenza, in meno, pari a €
25,92 al giorno.
Ovviamente,
aumentando il compenso, aumenta anche la
differenza.
Inoltre,
è utile sottolineare che il compenso medio mensile è calcolato sulla base dei 3 mesi di attività convenzionale precedenti quello di
insorgenza dello stato di inabilità.
Quindi, fermo restando che
bisognerà conoscere le determinazioni del Committente, nel caso in cui non
venisse garantita la disponibilità prevista per ottenere l’indennità fissa
mensile, percependo, di conseguenza, un importo inferiore a quello previsto, l’importo medio mensile, sul quale
calcolare il 62,5%, diminuirebbe drasticamente non potendo neanche spalmare su
12 mesi, attenuandolo, come avviene attualmente, l’eventuale “buco”, ma solo
sui 3 mesi precedenti.
Infine, caso mai fosse
sfuggito, la notizia riporta anche che le
decisioni riguardanti malattia e previdenza per i medici fiscali vengono
adottate dal Comitato Consultivo della gestione della Medicina convenzionata
medici di medicina generale.
Facendo i conti della
domestica, viste le forze sindacali in campo, i rappresentanti del Comitato Consultivo non potranno che essere
espressione delle sole organizzazione dei medici di medicina generale.
Il
Principe avrebbe detto: “E io pago! E io pago!!”.
mauro