Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2022

25 LUGLIO: LE BUFALE CONTINUANO

  Si sente raccontare in giro, ma sicuramente non sarà vero, che grazie alla Convenzione è stato rimandato se non addirittura affossato il progetto del “Medico unico”. Per carità, ognuno è libero di raccontare tutto ciò che gli passa per la mente, anche a causa di queste torride giornate di fine luglio, ed è altrettanto pacifico che ognuno creda a quello che viene farneticato, ma tecnicamente tale narrazione è completamente fuori dalla realtà. Se la convenzione avesse recepito la disciplina vigente, integrandola con il carico blindato, mantenendo la priorità e la durata dell’incarico fino alla permanenza nella lista ad esaurimento, come prevedono le leggi a tutela dei medici fiscali, allora si sarebbe potuto affermare tale verità. È bene ricordare, invece, che il testo approvato con una maggioranza bulgara , non prevede: la consistenza numerica minima dei sanitari; che le risorse stanziate vengano utilizzate esclusivamente per le attività di medicina fiscale di cui i medici d

IL DIAVOLO SI NASCONDE NEI DETTAGLI

  Come ormai noto, i medici fiscali, in base alla convenzione sottoscritta da INPS con le OOSS maggiormente rappresentative, saranno obbligatoriamente iscritti alla   gestione previdenziale dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e addetti ai servizi di continuità assistenziale ed emergenza territoriale del Fondo della medicina convenzionata ed accreditata gestito dalla Fondazione ENPAM, ai sensi dell’art. 2, comma 2, del Regolamento del Fondo stesso. Sempre in base alla Convenzione sottoscritta, “l’INPS versa il contributo previdenziale previsto dal Regolamento del Fondo della medicina convenzionata ed accreditata per la competente gestione, con quota parte a carico dell’Istituto pari al 13%, calcolato su tutti i compensi di cui al presente Accordo”. Quello che non quadra, o almeno non risulta chiaro, è quel “ quota parte a carico dell’Istituto pari al 13%, calcolato su tutti i compensi di cui al presente Accordo”. Il MEF – Ragioneria Generale dello Stato –

ANCHE L’ULTIMO TRENO VA VIA

La Commissione Giustizia del Senato ha approvato il DDL 2419 recante “Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali”, già approvato dalla Camera. Il testo passa ora all’Assemblea per diventare legge dello Stato. Abbiamo già ricordato che il provvedimento avrebbe potuto riguardare anche le prestazioni professionali rese dai medici fiscali, essendo stati inquadrati, sia dall’Atto di indirizzo che dalla recente Convenzione sottoscritta da INPS e OOSS maggiormente rappresentative, come liberi professionisti. Inutile continuare a ripetere che i compensi previsti dalla Convenzione sottoscritta sono lungi dall’essere considerati “Equi”, essendo inferiori addirittura a quelli previsti dalla tabella A del DPR 17 febbraio 1992, quindi risalenti a 30 anni fa, recante la “Tariffa MINIMA nazionale per le prestazioni rese dai medici liberi professionisti”. Qualsiasi Committente vorrebbe incaricare dei liberi professionisti e pagarli con compensi di 30 anni fa, ma