ANCHE L’ULTIMO TRENO VA VIA


La Commissione Giustizia del Senato ha approvato il DDL 2419 recante “Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali”, già approvato dalla Camera.

Il testo passa ora all’Assemblea per diventare legge dello Stato.

Abbiamo già ricordato che il provvedimento avrebbe potuto riguardare anche le prestazioni professionali rese dai medici fiscali, essendo stati inquadrati, sia dall’Atto di indirizzo che dalla recente Convenzione sottoscritta da INPS e OOSS maggiormente rappresentative, come liberi professionisti.

Inutile continuare a ripetere che i compensi previsti dalla Convenzione sottoscritta sono lungi dall’essere considerati “Equi”, essendo inferiori addirittura a quelli previsti dalla tabella A del DPR 17 febbraio 1992, quindi risalenti a 30 anni fa, recante la “Tariffa MINIMA nazionale per le prestazioni rese dai medici liberi professionisti”.

Qualsiasi Committente vorrebbe incaricare dei liberi professionisti e pagarli con compensi di 30 anni fa, ma difficilmente troverebbe personale disponibile…. soprattutto dopo l’entrata in vigore del DDL e, soprattutto, se rapportati al carico di lavoro previsto.

Del resto, sarebbe anche inutile “protestare” visto che i compensi sono stati scelti e accettati dai propri rappresentanti.

Eppure sarebbe stato sufficiente recepire nella convenzione il decreto ministeriale 8 maggio 2008, che avrebbe permesso l’aggancio automatico alle norme vigenti.

A vanificare qualsiasi speranzella è l’articolo 11 del DDL in argomento, che recita:

Le disposizioni della presente legge non si applicano alle convenzioni in corso, sottoscritte prima della data di entrata in vigore della medesima legge.

 

Il Principe avrebbe detto: “Ha capito Pasquale che fine abbiamo fatto!”

mauro

 

 

 

 

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