MAZZATA DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

 

Grazie al telescopio Webb, che consente di osservare i punti più remoti dell’universo, sarà finalmente anche possibile scoprire da quale lontana galassia è giunto sulla terra l’Accordo Collettivo Nazionale della medicina fiscale, più precisamente solo convenzione, cioè scrittura privata, in forma di accordo collettivo.

E già, perché sembra che adesso alcuni si lamentino per il fatto che tutte le categorie stanno beneficiando di aumenti salariali, anche sotto forma di minor imposta o bonus, tranne i medici fiscali, addossando la responsabilità al destino cinico e baro.

La convenzione sottoscritta, è bene ricordare, prevede compensi inferiori a quelli stabiliti dal tariffario minimo nazionale del 1992, non di ieri, quindi, ma di trenta anni fa.

Inoltre, pur essendo la natura del rapporto libero professionale, per la presenza di alcuni istituti estranei a tale tipologia di rapporto, non sarà quasi sicuramente possibile poter ricorrere alla applicazione della flat tax che, in base alla disciplina vigente, consente un risparmio tra i 6 e 8 mila euro l’anno.

Inoltre, “cornuti e mazziati” perché non solo non si è proceduto all’adeguamento dei compensi, come è avvenuto per i medici esterni portando l’indennità di disponibilità a 38,70 euro/ora, ma non è stato neanche previsto, sempre come per i medici esterni, che il compenso percepito fosse assimilabile al reddito da lavoro dipendente.

Così, mentre i medici esterni riceveranno compensi aggiornati, percependo anche tutti i bonus, benefici fiscali e aumenti previsti per i lavoratori dipendenti, ai medici fiscali neanche le briciole.

Il Principe avrebbe detto: “Ma mi faccia il piacere!!”

mauro

 

 

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