AH LA MAESTRA!!!
La
Convenzione in forma di ACN sottoscritta, recita, all’art.20, comma 2:
“L’incarico
per l’effettuazione delle visite mediche di controllo sui lavoratori in
malattia prevede un rapporto convenzionale con remunerazione delle visite
effettuate, in aggiunta ad un compenso mensile, come indicato al successivo
art. 21, per la reperibilità su entrambe
le fasce giornaliere nei giorni feriali, almeno tre fasce nelle giornate del
sabato e almeno due fasce nelle giornate festive del mese”.
Facendo una semplice moltiplicazione e
addizione che, di norma, vengono imparate (dagli scolari diligenti, ma non è
questo il caso), nelle prime classi della scuola elementare, abbiamo:
reperibilità su entrambe le fasce nei giorni feriali che sono 22, quindi, 44
fasce (22x2);
ALMENO, cioè,
come minimo, 3 fasce nelle
giornate di sabato e ALMENO, cioè come
minimo, 2 fasce nelle giornate
festive del mese. Quindi, sommiamo 44 +
3 + 2= 49 fasce al mese.
Eseguiamo
la moltiplicazione per trovare il monte ore, e abbiamo: 49x4= 196h/mese
Siccome il diavolo si nasconde nei dettagli, la
Convenzione non esclude TASSATIVAMENTE che
oltre il minimo di 3 fasce nella
giornata del sabato e 2 fasce nelle giornate festive, il medico debba garantire la disponibilità per le
restanti fasce del sabato e festivi che sono 11/13 portando il totale delle
fasce a 60/62.
Eseguiamo
altra moltiplicazione, e abbiamo: 60/62x4= 240/248 h/mese
Ancora non si è capito, o si fa finta di non
capire, o, peggio ancora, si pensa che
il popolo sia quello apostrofato da Trilussa, che la convenzione preveda un
conteggio per fasce e non per giorni, feriali o festivi o, meglio ancora, per
ore.
Quindi,o niente, o tutto il cocuzzaro.
Il medico, in base alla convenzione, oltre a dover garantire le 49 fasce, potrebbe essere
chiamato a garantire anche le altre 11/13, aggratis, perché non è previsto un
supplemento alla indennità.
La
Convenzione non prevede né presuppone una qualche facoltà del medico di
rifiutarsi.
Forse, per riposo settimanale si intendono le
ore della notte che, di regola, anche i medici destinano al sonno.
Il Principe avrebbe detto: “Ma mi faccia il
piacere!!”
mauro