COSI’ E’ SE VI PARE

 

È veritiera l’affermazione che “Non di solo pane vive l’uomo”, nello specifico il medico fiscale, perché a molti: pensionati precoci libero professionisti con 800 euro di pensione, incompatibili  che non sono incompatibili, monomandatari autentici  senza patrimoni familiari alle spalle e quanti che non ce la faranno a reggere ritmi di lavoro vietnamiti, forse mancherà veramente anche un po’ di “Pane”.

Premesso ciò, si fa veramente fatica a capire come persone, in possesso di titoli di studio importanti e, qualcuno, anche oltre, si possano far prendere per i fondelli da imbonitori senza scrupoli e saltimbanchi da fiera paesana.

Quando si fanno dei calcoli matematici e si vuole confutare una tesi, prima regola è quella di utilizzare esclusivamente dati scientifici e non procedere, come diceva Gigi Proietti, “Ad minchiam”.

Appare ridicolo e infantile, inoltre, che pur di far apparire la nuova Convenzione come una “grande conquista per i lavoratori”, si arrivi persino ad occultare gli importi.

Ma è mai possibile che qualcuno non si accorga che, ad esempio, nel calcolo con la disciplina vigente non sono stati inclusi i rimborsi di 1/5 del prezzo della benzina, facendo “Sparire” oltre 10.000,00 euro, mentre sono presenti nel calcolo in base all’ACN?

Ma è mai possibile che nessuno si accorga che i “calcoli” con i quali si vorrebbe far credere che altri hanno sbagliato sono totalmente inesatti, avendo volontariamente omesso l’applicazione delle ritenute fiscali?

Questo trucchetto delle tre carte, questa “Mandrakata”, in uso nei quartieri napoletani, mal si addice a chi è stato chiamato a ricoprire alte Cariche. Ma per piacere!

Totalmente d’accordo sull’invito a verificare l’importo della indennità fissa mensile, in quanto, quello riportato, € 2.489,75 x 11 mesi, lo si potrà avere esclusivamente nel caso in cui il medico non si assenti mai……. Quindi, l’importo utilizzato per eseguire i calcoli (quelli veri) è largamente superiore a quello che il medico fiscale potrà fruire nella realtà.

Inoltre, sarebbe interessante capire come il contributo ENPAM, pagato con un giro conto dall’INPS, influisca sul calcolo dell’imponibile e dell’IRPEF…… misteri della contabilità che neanche il maghetto Harry Potter sarebbe in grado di fare…

Infine, ma non per ultimo, perché comporterà un notevole risparmio per i medici fiscali, è il regime contabile da applicare ai compensi percepiti con l’ACN…

Il regime forfetario è disciplinato da precise norme e successive risoluzioni emanate dall’Agenzia delle Entrate, con le quali è stato precisato lo “Status” di libero professionista.

Inoltre, restando in casa INPS, per quanto riguarda i medici esterni, l’articolo 1, comma 459, legge 160/2019, ha stabilito “tutele previdenziali e normative per i medici esterni che tengano conto di principi di equità normativa e retributiva in relazione altre tipologie di medici che operano con l’Istituto in rapporto convenzionale”.

Tanto è vero, che l’ACN per i medici esterni, recita: “L’Inps, in qualità di sostituto d’imposta, sui compensi al netto dei contributi di cui ai precedenti commi, provvede ad effettuare le ritenute fiscali dovute sui redditi assimilati a lavoro dipendente e a riversarle all’erario”

Quindi, ai medici esterni verrà applicato il regime ordinario e non forfetario e, in base alla norma richiamata, non potrà essere altrimenti per i medici fiscali.

A questo punto le chiacchiere stanno a zero. Ciascun medico fiscale perderà, in base all’ACN sottoscritto, rispetto alla disciplina vigente, € 2.427,70 al mese e, all’anno, € 29.132,40.

Chi si metterà le mani in tasca per risarcire il danno?

Comunque, il Principe resta a disposizione per partecipare ad incontri pubblici sull’argomento, riservati agli iscritti e non, di qualsiasi organizzazione.

Il Principe, quello vero, avrebbe detto: “Ma mi faccia il piacere, si informi!”

mauro

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