ANCORA MENO DEI FIGLI DI UN DIO MINORE
È
stato pubblicato, su un importante quotidiano specializzato, il commento del
rappresentante di una Sigla sindacale di rilievo con il quale viene
manifestato, giustamente, lo sdegno per
il compenso percepito dai medici di medicina generale a quota oraria (servizi,
118, ex guardia medica, ecc) che lavorano in convenzione.
Il
compenso orario percepito, prosegue l’articolo, è di 7 euro nette l’ora e, considerando le perdite inflattive, si
arriva a meno di 5 euro nette l’ora, cioè, meno della metà di quanto viene
percepito da una badante o donna delle pulizie….
Sarebbe
interessante conoscere anche il commento
sul compenso orario che i medici fiscali percepiranno in base all’Accordo
sottoscritto di recente, non anni addietro come quello cui fa riferimento
l’articolo, quindi con compensi ancora da aggiornare.
In
base all’art.21, comma 2, ACN, il medico fiscale percepirà un compenso mensile
per la disponibilità di € 2.489,75 che, diviso per il numero di ore, pari a 196
(4orex49 fasce), fanno € 12,70 lorde l’ora.
Ma questo si riferisce per una disponibilità
minima, in quanto l’ACN non prevede
una disponibilità massima che, si speri, non arrivi alle 60/62 fasce
mensili….. altrimenti il compenso orario scenderebbe a € 10,01.
Quindi, tolta la quota enpam del 13% e l’irpef,
arriviamo alle 7 euro nette l’ora e, considerando le perdite inflattive, si
arriva a meno di 5 euro nette l’ora, cioè, meno della metà di quanto viene
percepito da una badante o donna delle pulizie…. esattamente come descritto
nell’articolo.
Ma,
a differenza dei medici di medicina
generale a quota oraria che arrivano a dover garantire al massimo 38 ore
settimanali, i medici fiscali si sparano 47 ore la settimana, sempre per una
disponibilità minima e non massima.
Il tutto con un rapporto libero
professionale e precario…..
Il
Principe avrebbe detto: “Alla faccia del bicarbonato di sodio!”
mauro