CON 8 VISITE AL GIORNO TOLGO QUALCHE MEDICO DI TORNO
A
seguito dei compensi previsti dalla Convenzione entrata in vigore, pari a 12,70 €/h lordi che al netto fanno meno di
7 euro/h per la disponibilità obbligatoria minima di 196 ore al mese, inferiore
al compenso percepito da una badante, 25 € per la visita, inferiore a quello in
vigore nel lontano 1992, e la eliminazione della quota fisssa di 6,10 e 15
euro, arriva, puntuale, la tagliola del numero di visite da effettuare.
Recita
il contrattto sottoscritto: Il numero di
riferimento per le visite di controllo giornaliere da eseguire nelle fasce di
reperibilità è, di regola, pari a 6
visite al giorno (3 per fascia), incrementabile, in caso di necessità di
aumentare il numero complessivo di visite, a 8 visite al giorno (4 per ciascuna
fascia).
Chi
ha avuto la fortuna di frequentare le scuole elementari, ha studiato che applicando
una semplice regola chiamata del “direttamente proporzionale”, è a conoscenza
che due grandezze, xy, sono direrttamente proporzionali tra loro se variano
allo stesso modo.
Fino
al 30 giugno, con l’ormai precedente disciplina, se aumentava il numero delle visite, il compenso era direttamente
proporzionale e, nello stesso tempo, anche il costo per il Committente lo era.
La
musica cambia totalmente dal 1 luglio
con la rimodulazione dei compensi avanti ricordata.
Se
aumenta il numero delle visite, con la
scusa della “necessità” il numero per fascia è già passato da 3 a 4, grazie al
compenso fisso invariabile, il costo della visita precipita verso il basso a
solo ed esclusivo vantaggio del Committente.
Le 4 visite a fascia,
che dovrebbero rappresentare un caso
eccezionale, è e sarà, molto probabilmente, la regola anche perché, al Committente conviene, ovviamente, aumentare il numero delle visite piuttosto
che il numero dei medici. Nello stesso tempo qualche furbastro pensa di ottenere un maggiore guadagno, credendo di
aver fatto fesso la controparte. (meglio che si astenga dal fare un
confronto con i precedenti compensi, altrimenti potrebbe prendere a morsi
l’Accordo)
Questo
perché, ad ogni nuovo incarico si dovrebbe corrispondere il fisso, rimborso
polizza, permessi, ecc, mentre, aumentando
il numero delle visite e trottorellando per tutta la provincia con i compensi previsti
dall’Accordo, il Committente se la gode.
Facendo
il conticino della domestica, abbiamo:
con
3 visite a fascia, pari a 147 visite/mese, il costo per il Committente è di €
41,93 a visita, mentre, con 4 visite a fascia, pari a 196 visite/mese, il costo
scende a € 37.
Su
11 mesi, per 1000 medici, il Committente avrà un minor costo di € 10.780.000,00
(diconsi diecimilionisettecentottantamila euri) l’anno. Per l’intera durata
dell’Accordo, avrà risparmiato €
32.340.000,00 (diconsi trentaduemilionitrecentoquarantamila euri).
Qualsiasi
datore di lavoro, per un Accordo simile, andrebbe in pellegrinaggio a piedi
alla Madonna di Pompei.
Chi
ci rimette con questa organizzazione, manco a dirlo, sono sempre e solo i monomandatari, quelli autentici, però….
Speriamo
che vengano fissati dei paletti rigidi
per il numero di visite, 3 e non più di 3 a fascia (ad eccezione dei casi
eccezionali) a tutela (reale)della
integrità fisica dei proprio non giovanissimi riders della sanità e non venga
data l’illusione che 8 visite al giorno, con questi compensi, sono una
conquista. Forse qualcuno dovrà rifare i conticini.
Il
Principe avrebbe detto: “Cca nisciuno è fesso!”
mauro