RIMBORSI FAI DA TE? NO DECRETO MINISTERIALE DEL 2008? AHI, AHI, AHI

 

È stato ricordato che l’Accordo sottoscritto tra INPS e alcune OOSS, a differenza del decreto ministeriale 8 maggio 2008, non prevede né presuppone il rimborso spese di benzina per il viaggio di ritorno dall’abitazione del lavoratore a quella del medico.

Probabilmente, e meno male, qualcuno si è accorto postumo della “Svista” ed ha cercato di correre ai ripari. Tutti si aspettavano, a questo punto, un atto ufficiale previsto dall’ACN, cioè un “Addendum” a correzione della svista.

Questo perché, il rimborso non riguarda esclusivamente il medico, ma interessa i terzi, cioè le aziende, pubbliche o private, che richiedono le visite e devono essere a conoscenza dell’importo che gli verrà fatturato.

Attesa invana, però, perché il tutto sembra essere stato sistemato solo con un semplice messaggio interno…..

A questo punto, il simpatico Lubrano, avrebbe esclamato: “la domanda sorge spontanea, in caso di controlli, chi paga?”

E già, perché forse si dimentica che esistono controlli interni ed esterni alle PPAA.

Facciamo il caso pratico:

il medico inserisce i km di ritorno che gli vengono confermati. L’azienda che ha richiesto la visita, oppure gli Organi deputati al controllo, contestano il rimborso. Chi paga?

Un caso analogo lo abbiamo avuto con l’indennità di rischio corrisposta dalle AASSLL ai medici di continuità assistenziale che, secondo la Corte dei Conti, non era dovuta e, in alcune regioni, che avevano avallato il rimborso, sono stati richiesti indietro ai medici, a distanza di anni,  anche 70 mila euro di rimborsi!!!!!

Ovviamente, manco a dirlo, il recupero è coatto alla fonte… (e io pago!!)

Ci sarà, infine, da chiarire la tassazione dei rimborsi km per visite effettuate entro il comune, ma di questo parleremo un’altra volta.

Il Principe avrebbe detto: “Alla faccia del bicarbonato di sodio!!”

mauro

 

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